Una stella di grande dimensioni ha acceso un dibattito tra gli scienziati considerato che potrebbe esplodere e quali sono le conseguenze.
La stella supergigante rossa Betelgeuse continua a far discutere e alcuni scienziati hanno evidenziato quali sono le conseguenze dell’esplosione, ma soprattutto cosa potrebbe accadere al nostro pianeta. Facciamo qualche passo indietro e arriviamo al 2019, in quel periodo la sua illuminazione era diminuita addirittura del 60%. In merito si è espresso il professore Albert Zijlstra, docente di astrofisica all’Università di Manchester.
Cosa è successo e perché c’è stata questa diminuzione? Semplice il fenomeno è da ricollegare alla presenza di una nube, infatti è noto che la stella rilasci con frequenza gas e polvere. Poco dopo tempo la stella ha ricominciato ad illuminarsi e ad oggi si conta, pensate un po’ il 50% di luce in più, il motivo di questo è da ricondurre, invece a quella polvere che ora riflette la luce verso il nostro pianeta.
Una stella di queste dimensioni potrebbero esplodere, il fenomeno è conosciuto come supernova. Si parla di una supergigante rossa, dunque, si può dire con certezza che la sua morte è “dietro l’angolo”.
Il professore, ha evidenziato che l’esplosione potrebbe avvenire anche fra moltissimi secoli, ma si è preferito studiare quali potrebbero essere le conseguenze. Non resta che descrivere quali potrebbero essere le conseguenze per il nostro Pianeta.
Descriviamo nel dettaglio tutti i passaggi:
Il professore ha evidenziato che la supernova sarebbe in grado di formare un ferro radioattivo, questa sostanza è nota perché è stata trovata sulla Luna e sui fondali marini. La domanda a questo punto sorge spontanea: come si è formato? Semplice, si pensa che questo sia avvenuto dopo l’esplosione di una stella milioni di anni fa. È bene evidenziare che Betelgeuse si trova a 500 anni luce di distanza dalla nostra terra, mentre quella esplosa circa due milioni di anni fa si trovava a 300 anni luce distanti dal Pianeta.
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