Il biacco è un altro tipo di serpente non velenoso, che è diventato specie protetta a causa della sua decimazione negli ultimi decenni. La responsabilità è anche umana
Quando si parla di serpenti alla maggior parte delle persone scende un brivido che lungo la schiena. Tuttavia non si deve dimenticare che una percentuale bassissima a livello mondiale di serpenti è velenosa o fatale. La maggior parte di essi sono innocui, non contengono veleno, e sono molto utili alla catena alimentare. Come ad esempio il biacco.
Abbiamo parlato negli scorsi giorni della biscia d’acqua, anch’essa innocua, tuttavia piuttosto diversa dal biacco. Il nome scientifico di questo rettile è hierophis virudiflavus. È molto utile all’ambiente in quanto la sua presenza indica terreno fertile e biodiversità. Purtroppo è una specie minacciata che rischia di non sopravvivere. Anche se in Italia non è esattamente ancora a rischio, non può essere tenuto in cattività, ed è preferibile che sia presente nei parchi nazionali.
Il suo nome scientifico deriva dal suo colore. Nello specifico è facile identificare il biacco per una lunghezza non superiore 150 cm, corpo sottile, colore nero sulla parte superiore, è grigio e giallastro nella parte inferiore ovvero la pancia.
L’alimentazione è a base di altri rettili, è particolarmente ghiotto di piccoli sauri, bisce d’acqua, e vipere, ed anche di uova di uccelli, e uova di piccoli mammiferi quali ratti o topi. Nonostante sia un animale prevalentemente di terra, è anche capace di nuotare in cerca di piccoli pesci di cui cibarsi.
Si ribadisce che in Italia esiste una sola specie di serpente che è velenoso, ed è la vipera, caratterizzata da un colore grigio marroncino e dalla testa triangolare. È molto facile riconoscere e distinguere il biacco dalla vipera. Al contrario di quest’ultima esso non è velenoso. La sua attività è prevalentemente diurna, in quanto ha bisogno di calore come tutti i rettili a sangue freddo. Nonostante ciò, se incontra un essere umano o un’altra possibile minaccia, la prima cosa che fa è fuggire via.
Se si dovesse trovare messo all’angolo senza via d’uscita, il biacco può mordere ripetutamente per allontanare da sè minaccia. Tuttavia il morso non è pericoloso, in quanto non contiene alcuna traccia di veleno. Se si dovesse incontrare il biacco lungo il proprio cammino, si consiglia di rimanerne lontani. Non perché sia pericoloso, ma perché è un animale importante per il nostro ecosistema, e non deve essere disturbato nelle sue attività.
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