Greenpeace ha voluto analizzare i prezzi dei biglietti aerei con quelli dei treni evidenziando come quest’ultimi siano molto più costosi.
Una recente analisi è stata condotta da Greenpeace Europa centro-orientale prendendo in esame i prezzi dei biglietti dei treni per numerose tratte nel Vecchio Continente, Italia compresa, e mettendoli a confronto con quelli degli aerei.
Dal report è emerso che il costo per viaggiare in treno mediamente risulta essere il doppio rispetto ai voli, addirittura in un caso il prezzo arriva ad essere 30 volte superiore. Per questa ragione, considerando che il treno è uno dei mezzi meno inquinanti, Greenpeace ha lanciato un appello.
Con l’arrivo della bella stagione, milioni di turisti in tutta Europa si sono messi in viaggio in occasione delle ferie estive. Tra i mezzi più scelti per raggiungere le varie località c’è anche il treno, una scelta green dato che si tratta della forma più ecologica di trasporto, ma che non sembra essere, però, molto economica.
A dimostrarlo un’analisi effettuata da Greenpeace Europa centro-orientale che ha voluto mettere a confronto il costo dei biglietti dei treni con quelli degli aerei. Sono state prese in esame 112 diverse tratte di tutta Europa, anche in Italia. È stato evidenziato che chi sceglie di viaggiare su rotaia dovrà sborsare mediamente il doppio rispetto a chi decide di optare per l’aereo. I voli, nel dettaglio, risulterebbero essere più economici nel 71% dei casi con prezzi che, per alcune tratte, raggiungono cifre molto alte.
Nel dettaglio, spiega l’organizzazione ambientalista il prezzo dei biglietti aerei Roma-Vienna è dieci volte inferiore rispetto a quello dei treni. La tratta Londra-Barcellona la più costosa, qui i prezzi arrivano ad essere 30 volte più alti scegliendo il treno.
Tenendo in considerazione l’analisi effettuata, Greenpeace si è rivolta ai governi europei, compreso quello italiano, per cercare di trovare una soluzione che riesca ad incentivare i viaggiatori a scegliere il treno che inquina molto meno rispetto ad un aereo. La soluzione, secondo l’organizzazione ambientalista, sarebbe quella di introdurre i “biglietti climatici”, titoli di viaggio a lungo termine che possono essere utilizzati sui mezzi pubblici. Una soluzione che non solo può essere più vantaggiosa dal punto di vista economico, ma che può aiutare l’ambiente con una significativa riduzione delle emissioni. Già da tempo una simile iniziativa è stata adottata da alcune aziende che concedono ferie aggiuntive a chi sceglie di viaggiare su mezzi di trasporto sostenibili.
In merito, Federico Spadini, membro di Greenpeace Italia, ha spiegato come l’industria dell’aviazione sarebbe tra i settori che apportano maggiori danni al clima. Le compagnie aeree, prosegue Spadini, beneficiando di vantaggi fiscali sostanziosi possono offrire ai propri clienti biglietti a prezzi bassi spingendoli a scegliere l’aereo.
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