Secondo quanto dichiara un consulente della Hart Energy Consulting, l’Unione Europea sarà presto costretta a incrementare le importazioni di bioetanolo brasiliano (realizzato dalla canna da zucchero) al fine di rispettare gli obiettivi di sviluppo ecosostenibile fissati per il 2020, considerata l’insufficienza dei biocarburanti prodotti nell’area UE.
Stando alle parole del direttore dell’unità Euro-Africana della Hart Energy Consulting, Maelle Soares Pinto, l’Unione Europea dovrebbe fare di più per incentivare la produzione di carburanti ecocompatibili, o correrà il grave di rischio di essere incapace ad offrire quanto necessario per rispettare la domanda di biocarburanti che si verrà a creare nel 2015.
Il risultato è, che lo scenario non dovesse cambiare nel breve, l’Unione Europea sarà pressoché costretta a importare i carburanti ecologici da Paesi come il Brasile.
L’UE, ricordiamo, ha stabilito come obiettivo ecosostenibile la soddisfazione del fabbisogno del settore dei trasporti da biocarburanti nella misura del 10% entro il 2020.
Al di là del ritardo che l’Unione Europea avrebbe accumulato nel corso degli anni, ciò che sembra poter divenire una criticità per lo sviluppo del segmento pare essere anche l’assenza di un mercato continentale per i biocarburanti c.d. di seconda generazione.
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