Biodiversità: salute dell'uomo a rischio?

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La diminuzione della biodiversità aumenta il rischio di malattia nell’uomo. O almeno, questo è quanto suggerisce uno studio recentemente condotto. Ma quello che più sorprende di questa ricerca è la scoperta che più una specie tende ad espandere le malattie, più la vita di queste specie è al riparo. Al contrario, le specie animali che per antonomasia “accalappiano” qualsiasi specie di virus, tra cui l’uomo, sarebbero a gravissimo rischio di estinzione. Cerchiamo di capire insieme come è stato condotto questo studio.

Secondo il riesame delle ricerche pubblicate dal 2005, la perdita di specie provenienti da una vasta gamma di ecosistemi, comprese le foreste, savane e le barriere coralline (le quali attualmente sono molto provate dal riscaldamento globale), porta a un aumento nella trasmissione di malattie infettive. “Quello che stiamo scoprendo è che la protezione della salute umana è uno dei tanti servizi agli ecosistemi più importanti forniti dalla biodiversità“, ha detto l’autore il prof Felicia Keesing. Elevati livelli di biodiversità possono anche aiutare gli ecosistemi a resistere ai cambiamenti climatici e alle loro conseguenze.
 
Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, i tassi di estinzione sono 100 a 1.000 volte superiore a oggi di quanto non fossero prima che l’uomo esistesse. I ricercatori devono ancora trovare una spiegazione certa sul perché le specie che tendono a trasmettere malattie sembrano meno sottoposte alla probabilità di estinguersi, ma ipotizzano che il loro stile di vita e il loro modo di inserirsi nell’ecosistema possano influire su entrambi. La perdita di biodiversità può anche aumentare la trasmissione di malattie nelle piante da rendere l’ambiente più favorevole per la crescita di funghi. Speriamo che questa pessima notizia venga letta anche al Vertice sul clima di Cancun e smuova un pò le cose!

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