Molto interessanti le novità che riguardano la biodiversità vegetale: sul Gran Sasso sono state individuate delle piante sconosciute. Un’acquisizione molto importante per ciò che concerne la possibilità di poter provvedere ad un’adeguata conservazione ambientale. La flora di questo ambiente naturale in sostanza riserva delle sorprese a tutti coloro che amano il contatto diretto con la natura. Oltre alle specie che sembrerebbero essere sconosciute, è stato individuato anche un esemplare di giunco che si pensava fosse stato soggetto all’estinzione. Davvero delle meraviglie naturali.
In termini di biodiversità è stato calcolato che sussiste il rischio estinzione per una pianta su cinque. In effetti da questo punto di vista spesso i danni ambientali sono molti, specialmente se si tiene in considerazione che a volte l’estinzione della biodiversità è più veloce nell’evoluzione. Ma a quanto pare non tutto sembra andare per il peggio, come dimostrano le scoperte effettuate nell’area del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Quest’area naturale d’altronde è sempre stata piuttosto conosciuta per il fatto di caratterizzarsi come un territorio ricco di specie vegetali.
Mentre poco tempo fa è stato dato il via a un piano di sviluppo nazionale a favore della biodiversità, i passi avanti sono stati compiuti. Nell’area del Gran Sasso sono stati rintracciati anche un Nontiscordardimè e un Tarassaco, la cui presenza sembrerebbe essere nuova al territorio in questione.
Si attendono ancora altri studi su queste piante rintracciate, che sicuramente sapranno dirci di più su di esse. In ogni caso si tratta di una scoperta da tenere in considerazione.
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