Bioedilizia: in Trentino legno invece del cemento

bioedilizia trentino legno cementoLa bioedilizia in Trentino apre prospettive interessanti, privilegiando il legno invece del cemento. Un’alternativa possibile e attuabile, che offre diverse opportunità anche in termini di sostenibilità ambientale. Oltre ad avere un impatto ambientale ridotto, il legno si rintraccia facilmente e si presta ad una comoda lavorazione e ad un funzionale processo di montaggio. Eppure non è così diffuso come materiale da costruzione. Si dovrebbe cercare di favorirne la diffusione ed è proprio ciò che è stato fatto in Trentino Alto Adige, promuovendo la bioedilizia del legno.

Ciò che conta è il fatto che si tratti di legno certificato con un tipo particolare di certificazione che si chiama PEFC. In questo modo si può essere sicuri che il legno che si sta utilizzando provenga da boschi gestiti tenendo conto dell’ecosostenibilità. In effetti è proprio il concetto di bosco inteso come patrimonio ambientale e al tempo stesso come risorsa preziosa che sta alla base della promozione dell’edilizia sostenibile incentrata sul legno.
 
Quest’ultima ha ricevuto consensi anche in altre regioni. Basti pensare ad esempio a questo proposito alle case in legno volute “popolari” dalla Toscana. Il Trentino indubbiamente parte da un considerevole vantaggio: in questa regione infatti il 10% dei boschi è certificato. E questo non può che andare a favorire lo sviluppo dell’edilizia ecosostenibile, che offre varie opportunità.
 
Le ultime stime indicano che i comuni tengono conto della bioedilizia. Da non dimenticare infatti che le case in legno sono più sicure, in quanto antisismiche, e anche più economiche. D’altronde è anche da tenere in conto che sorgono dei dubbi sul fatto che il cemento armato possa essere davvero sostenibile.