Il biologico fa da padrone nelle mense scolastiche di Roma. Laura Marsilio, Assessore al Comune di Roma, vuole assolutamente smentire delle polemiche. ”Le dichiarazioni fatte in merito alla sostituzione di alimenti biologici con alimenti convenzionali nelle mense scolastiche romane sono fuorvianti e strumentali. Non è affatto vero che il biologico è stato cancellato dalla refezione scolastica: si è intervenuto infatti su una quantità pari all’1.6%, a fronte di una percentuale di derrate biologiche attualmente presenti pari al 69%” – ha detto la Marsilio.
Numeri che fanno riflettere e fanno capire come la Capitale tenga alla diffusione dell’alimentazione sana, che trova le sue fondamenta nel biologico appunto. “Nel complesso, il contratto della ristorazione scolastica romana rimane il più rilevante per approvvigionamento biologico a livello nazionale. Esperti nutrizionisti ci hanno, inoltre, garantito che i cambiamenti fatti non comportano alcuna variazione nell’apporto nutrizionale”.
Le ragioni del “freno” del 1,6%, come spiega una circolare, sarebbe dovuto allo scarso gradimento degli alunni per alcuni cibi. Mentre altri sono stati sostituiti al fine di evitare “pericolo di soffocamento” nei più piccoli. Per questo, dunque, sarebbero stati tolti diminuendo la percentuale. Resta il fatto che quella romana è una scelta che va presa come esempio per tutta l’Italia. Compresa la filosofia adottata dal Piemonte per evitare gli sprechi alimentari.
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