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Birmano: storia, caratteristiche e curiosità sul sacro gatto

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Il gatto birmano è un esemplare di razza con origini contrastate, che evocano tutta la bellezza delle leggende dell’Oriente misterioso

gatto birmano leggenda
Gatto di Birmania (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Tra i gatti di razza più amati c’è il birmano. È una tipologia che ha dei tratti caratteristici davvero apprezzati dall’estetica nostrana. Come il pelo folto, ed il contrasto tra il manto bianco ed il muso nero, con gli occhi blu brillanti. Un gatto che già dal suo aspetto mostra un atteggiamento elegante ed aristocratico, tipico di tutti i felini, ma di alcune razze in particolare. Siamo certi che il gatto birmano, anche chiamato gatto di Birmania, non manca nelle mostre feline.

Il birmano bianco è interamente di quel colore, mentre il birmano semplice ha il muso scuro, la parte più fredda del corpo. Il colore bianco nei gatti è associato ad una specie di albinismo, dato dalla mancanza di una vitamina che sviluppa la melatonina. Quando è cucciolo il birmano è completamente bianco, ma poi il muso si scurisce, a meno che appunto non si tratti di un esemplare bianco.

Birmano, origine e provenienza

Ci sono delle teorie contrastanti sulla provenienza in Europa del gatto birmano. Alcuni dicono che sia arrivato in Francia nel 1919 per la prima volta come regalo al maggiore Gordon Russel per aver salvato i templi birmani di Lao Tsun. Una leggenda, forse meno veritiera ma di certo più affascinante, racconta che era il gatto fedele di un monaco del tempio birmano dedicato alla dea Tsun Kian Kse.

Gatto di Birmania (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Gli infedeli uccisero il monaco a cui il gatto era tanto affezionato. Il gatto aveva il manto bianco e gli occhi gialli. Dopo la morte del monaco, la leggenda racconta che il gatto si sia poggiato sul corpo del padrone e fissato l’icona della dea, chiedendo con gli occhi che venga riportato in vita il monaco.

Il carattere del gatto

A questo punto la dea, commossa da tanto attaccamento al monaco, trasformò il gatto. Il suo manto divenne di color oro, ed i suoi occhi da gialli in un blu profondo, simile ad uno zaffiro. Da qui è diventato gatto sacro, lui ed i suoi discendenti.

Gatto di Birmania (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Il birmano è un gatto molto socievole e curioso. È adatto alla vita in famiglia, anche con la presenza di bambini. L’unica cosa a cui si deve stare attenti e di cui si deve avere molta cura è il suo pelo. Deve essere spazzolato spesso, almeno due volte a settimana, specialmente nei cambi di stagione.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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