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Sostenibilità

Birra, gli scarti della produzione non sono affatto da buttare: ti spieghiamo perchè

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Produzione della birra, come funziona e come mai gli scarti non vanno gettati via, scopri tutto quello che ci puoi fare.

Birra
Come si produce la birra-(ecoo.it)

Quando viene prodotta la birra, la mole di scarto non è indifferente, si parla infatti dell’85% dei rifiuti derivanti dal processo di fermentazione. All’interno di questa sostanza di scarto, è contenuta una grande quantità di proteine e fibre che potrebbero essere utilizzate per additivi alimentari, fertilizzanti e mangime per animali. Quando si acquista una birra e la si gusta, non si ci ferma a pensare alla sua produzione, purtroppo però per ottenere una birra bionda, viene prodotta una enorme quantità di scarti. Una volta estratto il sapore dell’orzo e di altri cereali, ciò che resta è una polvere umida, composta principalmente da bucce di malto d’orzo. Questa polvere è chiamata esausto o trebbia di birra (BGS), un sottoprodotto ricco di proteine e fibre, ogni 100 litri di birra, si ottengono 20 kg di BGS umido.

Scarti della birra, come utilizzarli

Scarti della birra- (ecoo.it)

La birra è una bevanda molto apprezzata, rinfrescante e gustosa, ne esistono diverse tipologie, possiamo distinguere infatti le birre bionde, rosse, a doppio malto, non filtrate artigianali eccetera, da qualche tempo hanno addirittura iniziato a produrre la birra in polvere. Data l’elevata produzione, è chiaro che ci siano anche gli scarti e i rifiuti, e  il discorso non riguarda solo i contenitori.  Stando ai dati, si stimano circa 40 milioni di tonnellate all’anno di BGS umido, in tutto il mondo, attualmente questa sostanza viene utilizzata come mangime per il bestiame o gettato in delle discariche.

Si tratta di un vero e proprio spreco economico, questo nutriente potrebbe infatti essere aggiunto ad alcuni alimenti. Il problema tuttavia dipenderebbe dall’elevato contenuto di fibre circa il 70%, questa caratteristica purtroppo lo rende difficilmente digeribile. Le polveri della birra, potrebbero essere comunque riutilizzate per diversi scopi, un esempio sono le creme spalmabili. Chiaramente non c’è solo quella alla nocciola la marmite, è una crema spalmabile di colore scuro a base di estratto di lievito. Viene realizzata con un estratto di lievito concentrato, un sottoprodotto della produzione della birra.

Come si può riutilizzare lo scarto della birra

Il BGS, può essere riutilizzato come mangime per i pesci, questa sostanza infatti non è contaminata e si tratta di un prodotto di qualità, circa il 50% del mangime prodotto con questi scarti, potrebbe essere utilizzato nell’industria dei gamberetti. Un altro settore in cui potrebbe tornare utile, è per la produzione di pellet e carbone vegetale. Dal punto di vista energetico sarebbero proprio le trebbie a poter diventare pellet, una volta essiccate infatti sono ideali per la produzione di calore. Infine un altro metodo per poter riutilizzare questo ingrediente, è per la produzione di barrette di granola. L’idea deriva da Dan Kurzrock, uno studente di economia che ha fondato ReGrained, un’azienda di produzione alimentare sostenibile.

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