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Bizzarri rumori provenivano dall’albero: coraggiosi cercano di scoprire cosa fosse

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Alcune persone, mentre passeggiano in campagna, sentono dei bizzarri rumori provenienti dal tronco di un albero: cosa trovano?

Qualcosa si nasconde nel tronco dell'albero
Qualcosa si nasconde nel tronco dell’albero (YouTube/Save a World – Ecoo.it)

Delle persone, passeggiando in campagna, sentono in lontananza dei bizzarri rumori. Ascoltando meglio, scoprono che i rumori provengono dal tronco di un grosso albero. Notano subito che il tronco presenta un foro alla base. Proprio da lì qualcuno emette degli strani rumori, che sembrano lamentele. Immediatamente, cercano di capire di cosa si tratta. Ci troviamo sulla costa nord della California, nella contea di Sonoma.

Quando i passanti scoprono quale animale è nascosto dentro il tronco d’albero, intervengono nell’immediato, contattando le autorità competenti. Dopo averlo chiamato a lungo, alla fine il piccolo decide di uscire fuori, si tratta di un cagnolino, spaventato e malnutrito. Secondo le autorità, il cane è stato abbandonato nella campagna. Inoltre, a osservare le ferite sul suo corpo, probabilmente era anche vittima di violenza da parte dell’ex proprietario.

L’animale che produce bizzarri rumori provenienti dal tronco dell’albero: salvato da alcune persone

Un cane sbuca dal foro di un albero (YouTube/Save a World – Ecoo.it)

Il piccolo, magro e spaventato, ci impiega un po’ per uscire dalla tana che aveva scoperto, nel foro del tronco. L’ufficiale di controllo degli animali Shirley Zindler afferma che, purtroppo, non è un evento così raro. Nella zona, infatti, sono tanti i cani abbandonati, lasciati in aperta campagna. Il piccolo aveva trovato rifugio nel tronco dell’albero, e non sappiamo per quanto tempo sia rimasto lì dentro.

Da solo non riusciva a procurarsi cibo, inoltre, tremava per il freddo, senza contare che poteva essere soggetto ad attacchi da parte di altri animali selvatici. Il piccolo stava letteralmente morendo di fame, il che fa presagire che era rintanato lì da parecchi giorni. I volontari hanno subito portato del cibo. Dapprima, il cane ha iniziato a ringhiare, spaventato a morte, dopodiché, ha incominciato ad avvicinarsi e a mangiare il cibo.

Due agenti del soccorso animali hanno cercato di attirarlo con il cibo, per poi catturarlo. Portato in un rifugio, il cagnolino è stato nutrito e lavato. I primi giorni, Boo, come è stato chiamato, era diffidente, ma col tempo ha iniziato a fidarsi degli umani. La stessa Shirley Zindler ha deciso di tenerlo con sé, almeno per i primi tempi, e riferisce che ci sono stati notevoli progressi. Il piccolo, giorno dopo giorno, prende sempre più confidenza.

La storia di Boo, il cane abbandonato e rifugiatosi nel tronco di un albero

Boo ancora molta strada da fare in termini di socializzazione, ma piano piano ce la farà. Ora non resta che cercare un nuovo padrone, Shirley è fiduciosa, ma per il momento occorre lavorare sul suo carattere schivo. Probabilmente, il cane è cresciuto solo a contatto con il suo ex proprietario, senza avere contatti con altre persone, e per questo è così diffidente. La volontaria è sicura che troverà il proprietario giusto, capace di amare Boo, di accoglierlo in casa.

Naturalmente, l’adozione richiede molta pazienza, sia da parte del proprietario che da parte del cane. In ogni caso, Boo ora è al sicuro e non deve più temere nulla. Davanti sé ha un futuro felice, ed è ciò che conta. Questa è solo l’ennesima storia di abbandono, fortunatamente finita in modo positivo, ma non tutti gli animali sono fortunati come Boo.

Boo mentre fa il bagnetto (YouTube/Save a World – Ecoo.it)

Ci sono sorti ancora peggiori, come il cane legato e lanciato in un pozzo, e salvato in extremis, oppure la commovente storia del cane lasciato in condizioni disperate. È importante sensibilizzare le persone, ed educare i più piccoli a rispettare tutti gli animali.

Gli abbandoni avvengono in ogni parte del mondo, soltanto in Italia, invece, si contano 80 mila gatti e 50 mila cani ogni anno, il picco, come prevedibile, si raggiunge durante il periodo estivo. I cani e gatti randagi sul nostro territorio, secondo i calcoli ENPA, sarebbero circa 900 mila. Occorre combattere il fenomeno degli abbandoni, punire i criminali con pene durissime, affrontare una ampia campagna di sensibilizzazione, denunciare i trasgressori

Cerasi Andrea

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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