Altri controlli svolti al fine di tutelare la parte più fragile della popolazione, gli anziani, hanno svelato retroscena da brividi nelle case di riposo italiane. Blatte: la scoperta choc che lancia l’allarme
In caso di avanzata età, spesso con annesse patologie che necessitano di cure, sono molte le famiglie che in assenza di tempo adeguato si affidano alle case di riposo per permettere una corretta assistenza alla persona anziana. Si tratta di luoghi che prevedono la collaborazione con personale sanitario qualificato, la possibilità di svolgere fisioterapia e ginnastica, e ovviamente l’assolvimento delle esigenze di base di ogni individuo al suo interno ricoverato, come igiene personale e alimentazione. Il lato positivo di queste strutture residenziali consiste nell’opportunità della persona anziana di rapportarsi con coetanei e intrattenersi in attività.
Si rivela infatti proficuo per il benessere trascorrere tempo di qualità con persone impegnate a disposizione delle necessità. Purtroppo, nonostante gli estremi stabiliti dalle normative, troppo spesso si verificano episodi di violenza in tali strutture, comprendendo nelle statistiche anche case di cura e RSA. Situazioni che gettano ombre sulle funzionalità di tali luoghi e che impediscono alle famiglie di scegliere queste strutture in tranquillità. L’ultimo controllo dei Nas svolto in Italia si aggiunge a queste statistiche, registrando in alcuni casi realtà sconcertanti e inaspettate.
Le notizie riguardanti le condizioni in cui versano gli anziani ricoverati nelle strutture di riposo, di cura e R.S.A. svelano in alcuni casi alcuni retroscena allarmanti. Nonostante il prezioso aiuto della maggior parte di tali strutture che svolgono il lavoro assistenziale in modo straordinario e fondamentale, vi sono alcuni episodi negativi che allarmano e preoccupano per il benessere della parte più fragile della popolazione. A questo proposito, sono stati recentemente intensificati i controlli per verificare le condizioni dei ricoverati.
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A procedere con l’ispezione sono stati i Nas, per un controllo a tappeto di 351 strutture distribuite per il territorio nazionale. Il numero di riscontri di situazioni irregolari sul campione ispezionato sono 70, che rappresenta il 20% della totalità. Una percentuale spaventosa, che evidenzia una problematica grave relativa al settore di cura e assistenza. Alcuni casi rilevati sono particolarmente eclatanti, in particolar modo legati all’igiene della cucina e della conseguente preparazione dei pasti.
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In particolar modo, in due Rsa della provincia di Pavia è stati rilevati animali infestanti nell’area della cucina, con la sconcertante presenza di blatte. A Udine invece è stato rilevato un caso di lesioni ai danni di un 91enne ricoverato, causategli da un’operatrice socio assistenziale durante la sua accidentale caduta in stato di ebrezza. I controlli si sono verificati nel periodo di Ferragosto, per un’azione di controllo pensata e attuata al fine di migliorare le condizioni assistenziali che vengono riservate agli anziani.
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