Ritorna il dilemma del blocco traffico, proprio mentre Legambiente denuncia il troppo smog nelle città italiane. Il blocco traffico, come per esempio quello che è stato attuato a Milano, può essere veramente utile? Domanda a cui difficilmente si può trovare una risposta. Proprio Milano infatti, assieme a Brescia, detiene il record del superamento di ogni limite consentito in termini di inquinamento dell’aria, mettendo fortemente a rischio anche la salute dei cittadini. Non migliore è la situazione nel resto d’Italia per quanto riguarda il livello di polveri sottili.
Come e quanto il blocco traffico riduce l’inquinamento? È difficile dire se si tratti di una misura tampone e di una strategia risolutiva del problema dell’inquinamento determinato dalle emissioni di anidride carbonica. D’altronde questo problema riguarda diverse città italiane, molte delle quali si trovano ad un passo dai limiti accettabili: Frosinone, Monza, Lucca, Bergamo, Torino, Mantova, ma anche Napoli, Lecco, Como e Asti. Un grande pericolo da prendere in considerazione.
Non dobbiamo in effetti dimenticare che secondo l’OMS è proprio l’inquinamento urbano a mietere vittime anno per anno: si calcola che siano 8.200 le persone che muoiono ogni anno nelle maggiori città italiane per problemi di salute legati all’inquinamento. E i costi sociali sono davvero enormi: a Milano lo smog e il traffico “costano” 1 miliardo di euro ogni anno. Il prezzo dell’inquinamento verrà pagato dal nostro Paese all’Europa con una multa, come fatto notare da Legambiente, non indifferente.
L’associazione ambientalista sottolinea che con gli incassi delle multe si potrebbe attivare un efficace piano di mobilità sostenibile.
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