Andiamo alla scoperta di Blues, il primo treno a batteria 100% italiano. Una nuova spinta verso la mobilità sostenibile.
Il mondo dei trasporti si tinge di green e compie un passo in avanti veramente importante per quanto concerne la mobilità. Oggi diventa sostenibile grazie ad un progetto veramente ambizioso che ha portato i risultati sperati. Stiamo palando di Blues, il bello e bravo treno che promette si portarci in ogni angolo d’Italia.
Parte del progetto proviene da Hitachi Rail, storico marchio giapponese che si è occupato della produzione dell’innovativo treno a batteria che lo vedrà scorrere tra i binari di sei regioni italiane con la speranza che possa raggiungere l’intera copertura nazionale. Sarebbe veramente utile, oltre che interessante.
Il primo lotto consegnato a Trenitalia è composto da 20 treni, verrà chiamato “Blues” come già anticipato e verrà messo al servizio di alcune regioni. L’ordine complessivo richiede un numero piu’ elevato di treni ossia pari a 135 treni. Si stima un valore pari a 1,23 miliardi ed andranno a coprire alcune tratte regionali in Sicilia, Sardegna, Calabria, Toscana , Lazio e Friuli Venezia Giulia.
Il treno può avere una propulsione elettrica, diesel-elettrica oppure di propulsione a batterie o ibrida. I treni Blues dispongono di una propulsione diesel-elettrica integrata da batterie, in questo modo si otterrà una versione ibrida-bimodale potendo quindi operare anche in assenza di elettrificazione, questo lo rende assolutamente piu’ sicuro.
Questo significa che nella fase di arrivo e partenza dalle stazioni e dove ci sono le linee elettrificate, il treno viaggia in elettrico, in questo modo inquina meno ed è anche meno rumoroso. Quando non vi sono le linee elettrificare, verrà azionata la batteria, che può essere ricaricata con il pantografo oppure con i motori di trazione diesel.
Viaggiare con Blues significa godere in primis della soddisfazione di dare un aiuto all’umanità e quindi un passo green verso l’ambiente che ci circonda. Ma dal punto di vista fattuale, i treni Blues riducono le emissioni di carbonio nonché un consumo di carburante che si aggira intorno al 50% rispetto a quelli che sono i treni diesel standard. E poi, non per ultimo, la riduzione dell’inquinamento acustico… possiamo dire di no a questa innovazione?
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