Nel mondo esistono circa 15mila armi nucleari: vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se ogni bomba atomica esistente esplodesse?
Il 23 agosto ha fatto il suo debutto nelle sale cinematografiche il nuovo film diretto dal regista Christopher Nolan: Oppenheimer. Come si può facilmente intuire dal titolo, la pellicola racconta la storia del cosiddetto Padre della Bomba Atomica, colui che contribuì alla realizzazione dei devastanti ordigni nucleari sganciati sul Giappone nel 1945, sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
L’enorme successo del film ha fatto nascere negli spettatori un grande interesse nei confronti delle armi nucleari e in particolare della bomba atomica. Ad oggi nel mondo esistono circa 15mila ordigni nucleari, suddivisi tra Stati Uniti e Russia (che ne contano circa 7mila a testa), Francia, Israele, Cina, Pakistan, Regno Unito, India e Corea del Nord, che insieme sprigionerebbero una forza a dir poco devastante per l’intero pianeta: si parla infatti dell’equivalente di 3 miliardi di tonnellate di tritolo.
In effetti, se tutte le bombe nucleari esplodessero si potrebbe “tranquillamente” dimezzare la popolazione mondiale. Ma se invece le accumulassimo prima di farle esplodere? Per fare un paragone si può prendere a riferimento una delle eruzioni vulcaniche più devastanti della storia, avvenuta nel 1883 in Indonesia. In quella occasione il vulcano Karakatoa distrusse ben il 70% dell’isola Rakata e parte dell’arcipelago circostante.
Ebbene se tutte le bombe atomiche a nostra disposizione esplodessero, esse sprigionerebbero una forza pari a 15 volte quella dell’eruzione del Karakatoa. Ma non solo: se si producessero tanti ordigni quanti la quantità totale di uranio presente nella crosta terrestre permetterebbe, si potrebbe provocare un evento simile a quello che portò all’estinzione dei dinosauri: una detonazione pari a quella dell’impatto di un grande asteroide che cambiò definitivamente il corso della storia del nostro pianeta.
Quelle sull’esplosione di ogni bomba atomica presente al mondo sono solo speculazioni, eppure il delicato clima politico internazionale porta spesso a preoccuparci di quanto questa prospettiva possa diventare reale. Più volte i vertici politici di alcuni Paesi hanno minacciato di scatenare un olocausto nucleare, non ultimo il presidente russo Vladimir Putin, che ha iniziato a trasferire bombe atomiche in Bielorussia e annunciato il dispiegamento dei temuti Sarmat, missili con una capacità di carico di 15 testate nucleari.
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