Bomba a bordo, si fa consegnare il riscatto e si getta dall’aereo: l’unico caso di dirottamento mai risolto

Il 12 luglio 2016 l’FBI ha deciso di smettere di indagare sul dirottamento aereo più strano che si sia mai verificato nella storia dell’aviazione mondiale: questo significa che il mistero del signor Cooper rimarrà probabilmente tale

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Aereo (foto da Canva) – ecoo.it

Oltre a molti disastri aerei che potrebbero far salire l’ansia a chiunque abbia già un po’ paura di volare, la storia dell’aviazione mondiale è punteggiata anche da alcuni tentativi di dirottamento. Tra i più famosi in assoluto ci sono ovviamente quelli che si sono trasformati nell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre. Ma c’è un altro dirottamento che è talmente tanto strano da avere una propria pagina sul sito ufficiale dell’FBI, il Federal Bureau of Investigation americano.

Protagonista di questo strano racconto è un uomo che il 24 novembre del 1971 si trovava a bordo di un aereo della North West Orient Airlines in viaggio da Portland, Stato dell’Oregon, e diretto a Seattle, Stato di Washington. Un uomo distinto, lo hanno descritto poi quelli che si trovavano sul volo insieme a lui, addirittura con un completo giacca e cravatta. Un uomo che però a un certo punto ha iniziato, durante il volo, a utilizzare una delle assistenti di volo come corriere per comunicare al capitano le sue intenzioni malvagie.

Dirottamento aereo, un caso ancora aperto

Sulla pagina ufficiale che il sito dell’FBI dedica a questo caso entrato nella sezione dei casi famosi e probabilmente destinato a rimanere comunque insoluto si può leggere tutta la storia di ciò che è successo sul volo 305 Portland Seattle. L’uomo, che aveva comprato un biglietto a nome del signor Dan Cooper, sedeva in attesa della partenza. E mentre aspettava di partire aveva ordinato addirittura un bourbon e soda. Poco dopo le tre l’uomo, nel suo completo giacca e cravatta nere, chiamò una delle assistenti di volo e le chiese di sedersi accanto a lui. Perché le avrebbe mostrato la bomba che portava nella valigetta 24 ore che teneva sulle ginocchia.

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Seattle (foto da Canva) – ecoo.it

L’assistente di volo seguì le istruzioni dell’uomo che effettivamente aprì la valigetta mostrando quello che poteva essere una bomba e che l’assistenza di volo descrisse come un groviglio di fili rossi. La stessa assistente di volo fu poi utilizzata come corriere per comunicare con il capitano che guidava il velivolo. Nei bigliettini il signor Cooper dichiarava di volere quattro paracaduti e 200 mila dollari in pezzi da 20. Niente successe di diverso sull’aereo e infatti tutti atterrarono sani e salvi a Seattle dove all’uomo, che rimase a bordo, vennero dati i soldi che chiedeva e i paracadute. A questo punto iniziò davvero il dirottamento aereo e Dan Cooper pretese che il volo ripartisse per Città del Messico. Ma a metà strada tra Seattle e Città del Messico, quando l’uomo si trovava a sorvolare con l’aereo dirottato Reno, aprì improvvisamente il portellone e sparì lanciandosi con il paracadute e i soldi che aveva chiesto.

Che fine ha fatto il signor Cooper?

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L’identikit di Mr. Cooper (foto da Sito Ufficiale FBI) – ecoo.it

Nel corso delle indagini gli agenti dell’FBI sembrarono trovare il sospettato ideale, Richard Floyd McCoy, che qualche mese dopo il grande dirottamento aereo sui cieli di Reno aveva tentato ed era riuscito in un’impresa simile. Ma confrontando la descrizione fisica di McCoy con quella del signor Cooper le due non erano corrispondenti in alcun modo. È probabile, e iniziano ad esserne convinti anche gli agenti dell’FBI, che il signor Cooper non sia in realtà mai sopravvissuto. A corroborare questa ipotesi il ritrovamento nel 1980 di un pacchetto di banconote da 20 dollari, per un totale di quasi 6 mila dollari, i cui numeri di serie corrispondevano a parte di quelli che erano stati dati al signor Cooper. Ma la vera fine del protagonista di questo dirottamento aereo rimane per ora avvolta dal mistero.

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