[galleria id=”385″]La coltivazione del bonsai è considerata una vera e propria arte, ed è vecchia di millenni. Nata in Cina e sviluppatasi in Giappone, ha saputo ben presto imporsi anche in Europa. In questo articolo vi illustrerò pochi e semplici accorgimenti per far crescere sano e forte il vostro albero in miniatura.
Coltivare un bonsai è diverso da coltivare un piccolo orticello. Sebbene passione e pollice verde accomunino le due cose, per mantenere un bonsai bisogna possedere una virtù aggiuntiva molto importante: la pazienza. Se avete questo requisito, allora siete pronti ad accogliere nelle vostre abitazioni uno splendido esemplare di bonsai!
Come magari già saprete, il bonsai esiste di due tipi: bonsai da esterno (in particolare conifere e latifoglie, sia sempreverdi che caducifoglie. Esempi: Pino, Acero, Olmo, Ficus e Ginepro) e bonsai da interno (esiste di diverse specie tra cui Ficus, Carmona, Serissa, Frassino, Melo ed Ulivo).
Ora passiamo al fulcro del discorso: come si coltiva il bonsai? Sia da interno che da esterno, il bonsai richiede costante attenzione e cura per mantenere la chioma ordinata. Il terriccio deve essere per buona parte composto da concime naturale (oppure da fertilizzanti artificiali appositi) e presentare uno strato inferiore di ghiaia di fiume. Bisogna ricordarsi di irrigarlo regolarmente tramite nebulizzatore, sia sul fogliame che nel terriccio appena appare asciutto. La primavera e l’estate sono i periodi ideali per fare le defogliazioni e le potature del caso. Ricordatevi di esporre il vostro alberello in una zona a luce diffusa e mai direttamente al sole (peggio ancora se tramite vetrate: amplificano il calore e bruciano la pianta!). Se le temperature sono particolarmente calde, si consiglia di spostare il bonsai all’esterno. Quando invece si trova casa, evitare accuratamente di metterlo a contatto con fonti di calore. I Bonsai vanno rinvasati ogni anno, e va riutilizzato del nuovo terreno per l’operazione. Al momento del travaso bisogna lavare le radici con dell’acqua tiepida per esaminarlo così, prima di radicarlo in un nuovo vaso si accorciano le eventuali radici troppo lunghe.
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