Possedere una casa in Sardegna è il sogno di molti: oggi, la Regione, mette a disposizione persino un bonus per acquistare immobili sull’isola. Ecco quali sono i requisiti necessari
Per acquistare, rinnovare una casa o, addirittura, aprire un’attività in Sardegna, la regione mette a disposizione degli incentivi: ma quali sono i requisiti per avere diritto al bonus? Ogni anno tantissimi italiani abbandonano la propria terra d’origine andando alla ricerca di posti dove stare meglio, che siano grandi città o paesi completamente deserti. La Sardegna è una delle mete più ambite, ma molti l’hanno sempre etichettata come una regione insostenibile. Ebbene, le cose stanno per cambiare.
Ci sono regioni in Italia che stanno cercando di fronteggiare un problema piuttosto grave, quello dello spopolamento. Proprio per questo motivo attuano strategie per ripopolare i territori, offrendo bonus ed incentivi che incoraggino le persone a tornare o a trasferirsi lì. E’ il caso anche della Sardegna, la quale ha stanziato ben centocinque milioni di euro per sostenere famiglie ed imprese che decidono di vivere lì.
Il bonus è pensato per chi vuole ristrutturare casa, aprire una nuova attività o trasferirsi in Sardegna. E’ l’avverarsi del sogno di tutti coloro che hanno sempre desiderato vivere sull’isola: il governo pagherà fino a 15.000 euro pro capite a chi sceglie di comprare o rinnovare una casa all’interno di un paese con popolazione inferiore ai 3000 abitanti.
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Un totale di 3000 persone potrà usufruire del bonus, ma ci sono dei requisiti che devono essere rispettati. L’incentivo spetta a chi ha residenza anagrafica in un piccolo comune della Sardegna o si trasferisce entro 18 mesi dall’acquisto di un immobile o un appartamento. L’obiettivo del presidente della Regione, Christian Solinas, è quello di limitare l’esodo rurale in Sardegna e dare delle prospettive future ai giovani di piccole realtà.
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Per quanto riguarda i bonus dedicati alle attività commerciali, vi sono dedicati 60 milioni di euro tra quelli stanziati: ogni nuova attività o ogni trasferimento di attività nei Comuni che non superano i 3000 abitanti, riceverà un bonus a fondo perduto pari a 15.000 euro (che possono diventare 20 in caso di incremento d’occupazione).
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