Con la pubblicazione della legge di bilancio prevede al suo interno la possibilità di ricevere agevolazioni per l’affitto di una casa in montagna
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A marzo 2022 è stata approvata, in via definitiva, la legge di bilancio. Questa al suo interno ha molto obiettivi tra cui quello di ripopolare la montagna che, nell’ultimo periodo è sempre più disabitata. In Italia sono registrati 4.201 comuni montani, di cui 3.546 totalmente montani e 655 parzialmente, e sono distribuiti in tutto il Paese. Le regioni del nord Lombardia, Veneto, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Quelle del centro Lazio, Emilia Romagna, Toscana. Al Sud e sulle isole Campania, Basilicata, Puglia e Sardegna
E affinché ciò sia possibile la Legge di bilancio 2022 ha previsto la possibilità di trasferirsi nelle varie comunità montane italiane ricevendo delle agevolazioni per l’affitto o l’acquisto di una casa fino a 2.500 euro. Con questo aiuto dunque si punta a ripopolare un territorio disabitato.
Bonus per casa in montagne: ecco chi può averlo
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L’ultima legge di bilancio, come detto, prevede la possibilità di avere un’agevolazione per l’affitto o l’acquisto di una casa così da ripopolare i comuni montani. Ma non tutti possono richiedere questo bonus. Infatti la manovra non prevede solo ciò, ma anche di aiutare le scuole che, nuovamente rischiano di rimanere vuote per l’assenza di docenti.
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Infatti come l‘articolo 8 del provvedimento riporta una postilla specifica e riservata ai docenti che decidono di lavorare in questi comuni aiutando la scuola a rimanere aperta. Cosa non sempre possibile visto che si trova in luoghi difficilmente raggiungibili. Ma non solo. Negli ultimi 3 anni sono state chiuse ben 236 scuole, tra quelle di montagna e quelle sulle isole. Tutto ciò ha poi provocato moltissimi disagi a famiglie e agli studenti. L’agevolazione prevede un aiuto per il pagamento dell’affitto pari al 60% dell’importo fino a un massimo 2.500 euro all’anno
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Il bonus è destinato a tutti i docenti che svolgeranno il loro lavoro a tempo determinato nelle scuole di ogni ordine e grado presenti nelle comunità montane per l’anno 2023. Inoltre, il comma 4, sottolinea che il bonus prescinde dal fatto che il servizio sia prestato in una pluriclasse, dal numero degli insegnanti che prestano servizio nella scuola di montagna e dal requisito della residenza in sede. Il bonus è poi riconosciuto anche se il docente decida di comprare l’appartamento. Una caso particolare su cui fa fede l’accensione del mutuo che fa riferimento all’anno 2023 e, di conseguenza, vengono calcolate le rate del mutuo pagate in quell’anno solare.