Allo scopo di modernizzare il settore agricolo, il governo ha stanziato 400 milioni di euro per migliorare trattori e impianti di irrigazione.
Perché stanziare un bonus di 400 milioni di euro per il settore agricolo in Italia? La ragione è semplice: incentivare la decarbonizzazione, fornendo i mezzi economici alle imprese agricole che vogliano sostituire i propri macchinari inquinanti con mezzi agricoli all’avanguardia a zero emissioni o alimentati a biometano. In ambito navale, ad esempio, sono ancora molte le aziende che puntano poco e niente sulla decarbonizzazione, nonostante l’emergenza climatica lo richieda a gran voce.
Tale finanziamento, voluto dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, fa parte delle misure previste dal PNRR ed è dedicato a tutte le imprese agromeccaniche e agricole di medie e piccole dimensioni che vogliano modernizzare il proprio parco macchine agricole, comprese le cooperative agricole. Per avere accesso ai fondi, ovviamente, bisognerà fare domanda, rispettando alcuni requisiti elencati all’interno del bando stesso.
Il bonus servirà a coprire fino il 65% della spesa per l’investimento, percentuale che sale all’80% nel caso i richiedenti siano giovani imprenditori agricoli, e in ogni caso non potrà superare i 35mila euro. Nel caso di veicoli agricoli fuori strada, invece, il finanziamento arriva fino a 70mila euro. Con i fondi si potranno sostituire trattori o macchinari agricoli, oppure migliorare gli impianti di irrigazione e di gestione delle acque.
In questo senso il bonus mira a incentivare un uso consapevole e ottimizzato delle risorse idriche, oggi più che mai determinante a causa di siccità ed eventi atmosferici estremi. I lavori non potranno essere iniziati prima di presentare domanda, inoltre le aziende dovranno essere regolarmente iscritte alla CCIAA (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura) e non aver compiuto reati ai danni dello Stato o dell’Unione Europea.
Entro dicembre 2023, in ogni regione verrà pubblicato un bando, cui le imprese potranno partecipare entro marzo 2024. I fondi potranno essere spesi per l’acquisto di macchinari quali trattori, mietitrebbie, seminatrici, trinciasarmenti (usati nella vendemmia), ma anche aratri, falciatrici, trapiantatori o irrigatori.
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