È ancora disponibile il cosiddetto bonus condizionatori e può essere richiesto fino alla fine di quest’anno. Ma quali sono i lavori per poterne usufruire e qual è la procedura per non perdere l’agevolazione fiscale?
Il tema della ristrutturazione degli edifici è un tema che rimane centrale. Non soltanto perché prende sempre più corpo la nuova direttiva europea per l’efficientamento energetico degli edifici ma anche per una questione ambientale più ampia. Edifici, quindi abitazioni ed edifici pubblici, con un miglior sistema di riscaldamento e raffrescamento e meglio coibentati sono edifici amici dell’ambiente. Costruzioni quindi che consumano meno risorse e che hanno per questo un impatto ambientale ridotto.
Qualcosa cui tutti dovremmo aspirare non solo per una questione di risparmio economico sulla bolletta ma anche per contrastare il cambiamento climatico dovuto in buona parte alle attività umane che bruciano risorse e immettono in atmosfera gas serra. Una soluzione, che può essere per esempio abbinata ai pannelli solari, è quella di eliminare la caldaia e passare ai condizionatori che funzionano in inverno e in estate. Una spesa che in parte può essere ammortizzata grazie al bonus.
Ormai non esiste più il bonus cosiddetto superbonus al 110%, che è stato sostituito da un bonus al 90%. Quelli che sono ancora attivi sono però il bonus elettrodomestici e il bonus ristrutturazioni. Questo significa che è ancora possibile anche avere uno sconto, che si trasforma in una detrazione fiscale, anche per l’acquisto e l’installazione di impianti di condizionamento e raffrescamento.
Ma esistono, come è facile immaginare, alcune linee guida che occorre seguire alla lettera per poter effettivamente usufruire di questo bonus. Il bonus condizionatori è disponibile per gli acquisti effettuati fino alla fine di quest’anno e vale come detrazione il 50% della spesa oppure il 65% della spesa. La distinzione viene dal fatto se l’acquisto è concomitante a un intervento di ristrutturazione e rientra nel bonus mobili o se rientra nell’ecobonus.
La detrazione al 50% vale per l’acquisto di un nuovo condizionatore ma deve essere subordinata a un intervento di ristrutturazione più ampio e deve contemplare anche una pompa di calore. Rientra nel cosiddetto bonus mobili ed elettrodomestici dato che anche il condizionatore è considerato un elettrodomestico. La detrazione al 65% rientra invece nel cosiddetto ecobonus e funziona solo in caso di sostituzione di un impianto già presente che viene eliminato in favore di una realtà più efficiente.
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