In che cosa consiste e come ottenere il Bonus Diabete, che rappresenta un aiuto decisamente importante per chi ha a che fare con questa patologia.
Bonus Diabete, questa è la copertura per chi è affetto da tale condizione ben nota. Il diabete colpisce una parte significativa della popolazione italiana. Si stima che quasi quattro milioni di cittadini convivano con il diabete di tipo 2, che rappresenta circa il 6% della popolazione. A questa cifra si aggiungono circa altre 1,5 milioni di persone a cui non sono stati ancora diagnosticati problemi in tal senso, ma che con grande probabilità hanno già a che fare con suddetta patologia.
Anche il diabete di tipo 1 interessa circa 300.000 individui, corrispondente allo 0,5% della popolazione totale. Questi dati emergono dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed), che ha presentato la Relazione al Parlamento sullo stato del diabete, pubblicata sul sito del Ministero della Salute. Per supportare le persone affette da questa malattia, esistono strumenti economici come il sopracitato Bonus Diabete, un contributo che può alleviare il peso finanziario derivante dalla gestione della malattia. Chi può beneficiarne e quali sono i requisiti da soddisfare?
Il Bonus Diabete è riservato a coloro che hanno ricevuto una diagnosi di diabete (ovviamente!) certificata dalla Commissione medica dell’INPS. Questa commissione stabilisce un grado di invalidità che determina l’ammissibilità ai vari aiuti economici e assistenziali. In particolare, possono richiedere il bonus i pazienti affetti da:
L’assegno di invalidità civile legato al bonus diabete ha un valore che oscilla tra un minimo di 315 euro e un massimo di 525 euro, a seconda del grado di invalidità accertato. Questa somma viene erogata per 13 mensilità all’anno, fornendo un supporto concreto a chi si trova in difficoltà a causa della malattia. Per avviare la richiesta del bonus, il primo passo è visitare il proprio medico di famiglia.
Il medico avrà il compito di prescrivere una serie di esami e visite necessarie per documentare la malattia. Una volta completati gli esami, il medico invierà la documentazione all’INPS, avviando così il processo per la valutazione dell’invalidità.
Al termine di questa procedura, il paziente riceverà una ricevuta che attesta la presentazione della domanda ed una copia del certificato medico originale. Bisogna seguire attentamente questi passaggi per garantire l’accesso al contributo, che può fare la differenza nella gestione quotidiana della malattia. Nel frattempo aiuta a stare bene anche la messa in pratica di alcune sane abitudini, che ti allevieranno sicuramente ogni sensazione di malessere.
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