Da parte del Ministero del Turismo è arrivata una nota ufficiale che riguarda il cosiddetto nuovo bonus turismo sostenibile, una misura destinata a migliorare l’offerta delle strutture ricettive e dei trasporti. Come funziona e chi può richiederlo?
Il turismo, rientrando nelle attività umane, ha un suo proprio impatto ambientale che non può essere sottovalutato. Per questo motivo risulta particolarmente interessante la nota diffusa dal Ministero del Turismo che riguarda il nuovo bonus turismo sostenibile 2023. Le domande possono essere già inoltrate e la piattaforma rimarrà potenzialmente aperta per accogliere le richieste di bonus fino all’inizio del mese di settembre prossimo.
Trattandosi però di un bonus con un fondo non illimitato, ci sono una serie di requisiti che le strutture devono possedere per poter essere valutate. Dato che per ricevere effettivamente il denaro occorrerà ricevere almeno 45 punti su 100 nella scala di valutazione messa a punto dal Governo.
Per poter richiedere il bonus turismo sostenibile occorre innanzitutto che la attività per la quale si richiede il bonus rientri nei codici ATECO che riguardano il turismo. A titolo di esempio il bonus può essere elargito a strutture alberghiere e simili, ovvero quelle con il codice 55.1, come pure ad “alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni“, quelli con il codice 55.2. ma anche l’attività di noleggio di mezzi di trasporto aereo, terrestre e marittimo può rientrare tra quelle che possono beneficiare del bonus così come i parchi di divertimento, le attività creative, artistiche e di intrattenimento, gli stabilimenti termali e le attività delle guide alpine.
Si tratta di un ventaglio estremamente ampio di codici e lo scopo è proprio quello di dare una spinta verso la sostenibilità del turismo. Una sostenibilità che per esempio passa per la transizione ecologica con conseguente possibilità di ottenere certificazioni specifiche. È chiaro come, oltre a far del bene all’ambiente, spendere denaro per attivare la transizione ecologica nel mondo del turismo sia anche un modo per poter poi attirare quella clientela sempre più attenta e sempre più consapevole del ruolo dell’essere umano nell’ecosistema mondo. Un vantaggio da non sottovalutare.
Per il bonus, come già accennato, occorre che il progetto sia valutato dall’organo preposto alla ricezione delle domande. Gli avvisi in totale sono tre. L’avviso numero 1 riguarda proprio tutte le agevolazioni delle imprese legate al turismo e che devono avere lo scopo per esempio di migliorare la sostenibilità delle attrezzature e delle attività con un costo compreso tra 50 mila euro e 200 mila euro e una realizzazione che deve concludersi entro il 2025. In generale il bonus in questo caso non può superare il 50% della spesa. Negli avvisi numero 2 e numero 3 si trovano per esempio invece il voucher, del valore di 2 mila euro, che le attività ricettive e le altre attività che riguardano il turismo possono utilizzare per le spese relative alle certificazioni. Nello specifico l’avviso numero 3 riguarda proprio l’elenco delle realtà con cui è possibile interfacciarsi per avere la certificazione.
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