Entro il 2015 sarà inaugurato Bosco Verticale a Milano. Si tratta di un grattacielo ideato dall’architetto Stefano Boeri e che punta ad un obiettivo molo importante: la riforestazione urbana. Le aree verdi in città in effetti svolgono un ruolo fondamentale e possono costituire l’occasione per promuovere una forma di sostenibilità ambientale apprezzabile. Il verde urbano ha bisogno del suo spazio e un grattacielo può essere davvero l’ideale in questo senso per il fatto di sfruttare la verticalità. Le piante del grattacielo diventano parte integrante e vivente dell’edificio.
È questa l’intenzione di chi ha progettato la struttura: creare in città un polmone verde, per migliorare la qualità dell’aria, un sistema verde in cui le piante non svolgono una semplice funzione di abbellimento, ma intervengono attivamente nella messa a punto di un equilibrio naturale da incentivare anche in territorio urbano.
Ecco quanto, a questo proposito, ha spiegato Stefano Boeri:
“Bosco Verticale è un sistema che ottimizza, recupera e produce energia. Il Bosco Verticale aiuta a costruire un microclima e a filtrare le polveri sottili nell’ambiente urbano. La diversità delle piante e le loro caratteristiche producono umidità, assorbono CO2 e polveri, producono ossigeno, proteggono dall’irraggiamento e dalla polluzione acustica, migliorando il comfort dell’abitare e risparmiando energia.”
Si sa che il giardino di casa sui tetti serve a migliorare l’impatto ambientale anche in città, ma in questo caso si tratta di molto di più: un vero palazzo – bosco. A guadagnarci senza dubbio sono l’ambiente e la collettività con una maggiore vivibilità della città.
Contro l’inquinamento dell’aria è importante capire la pericolosità delle polveri sottili, per studiare le soluzioni per combatterle. Se in tema di impatto ambientale cerchiamo regole e definizioni per vivere a impatto zero, Bosco Verticale può essere un valido esempio.