Sembrano dei bottoni ma non lo sono. La scoperta della loro presenza nelle acque del Mediterraneo, e nelle spiagge pugliesi ha spaventato i bagnanti.
Ciò che è presente in natura non sempre è salutare per l’uomo. Si comincia dalle bacche, ai funghi, ad alcune erbe velenose. Per arrivare agli animali. Senza addentrarci nella questione dei predatori, è più calzante parlare di quegli animali e vegetali che incantano con i loro colori sgargianti ed esotici, per poi rivelarsi tossici o urticanti. E capita che ci si “caschi” facilmente. Pensiamo solo ai funghi con il cappello rosso ed i puntini bianchi, che tante volte abbiamo visto nei cartoni animati. La tentazione è di coglierli e magari mangiarli. Ma si compie un grave errore. Sono altamente tossici.
Discorso simile per le meduse. Sono degli animali invertebrati i cui movimenti e colori sono affascinanti, quasi ipnotici. Ricordano a tutti gli effetti delle creature primitive, ed in effetti lo sono. Solo che sono dotate di un’arma di difesa / attacco davvero portentosa. Il pungiglione che emette un veleno urticante. Solitamente è piuttosto fastidioso e doloroso, ma non fatale per l’uomo. Il pericolo si corre nel caso in cui una serie di punture possono far perdere i sensi ad una persona in acqua e potenzialmente farla annegare.
Con un misto di paura e di fascinazione i bagnanti delle coste pugliesi hanno accolto gli avvistamenti della Porpita porpita nelle spiagge del Mediterraneo. Come tutte le altre meduse, ed animali della stessa specie, la porpita porpita non è in grado di nuotare contro corrente, per cui si lascia trascinare dalle acque finendo spesso sulle spiagge. La sua forma tondeggiante somiglia a tutti gli effetti all’iride di un occhio di colore blu intenso. O ad un bottone con dei raggi intorno.
Non c’è da temere. Nonostante la porpita porpita sia una medusa che emette del veleno per stordire le sue vittime, il suo potere sull’uomo è bassissimo. Si consiglia in ogni caso di non toccarla per non arrecarle dei danni inconsapevolmente. Questi animali sono molto fragili e si fanno male con facilità. Per proteggerli e preservarli la cosa migliore da fare è assicurare l’area ed avvertire un bagnino o le autorità di competenza.
Il 16 agosto una porpita porpita è stata catturata sulla spiaggia di Rodi Garganico. Lo scorso inverno è stata avvistata vicino Otranto. Questa medusa si adatta facilmente ai diversi mari. Vive nell’Atlantico, ai tropici, nell’Oceano indiano ed ora anche nel Mediterraneo, dove presto potrebbe diventare indigena. Da una parte è bello accogliere nuove specie. Dall’altra però è piuttosto inquietante trovarne di nuove, principalmente provenienti dalle temperature tropicali. È un effetto del surriscaldamento del Mediterraneo, che affianco all’adozione di nuove specie, potrebbe perderne delle altre.
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