Fa paura il numero di incendi che sta colpendo in Brasile. È una cifra inconcepibile, con milioni di persone in pericolo e di ettari distrutti.
Il Brasile è in ginocchio, con migliaia di incendi che stanno flagellando il vastissimo Stato del Sud America. Le proporzioni sono impressionanti in quanto ad estensione, con il Brasile che è grande 8,5 km quadrati contro i 302.073 km quadri dell’Italia. Di conseguenza c’è molto più territorio che finisce con l’essere coinvolto dagli incendi.
Le prime due settimane di settembre hanno portato al verificarsi di 49.266 roghi. Un numero sconcertante, che è da attribuire ad un mix di casi sfortunati ma soprattutto di azione nefasta e malevola dell’uomo. Ora è il territorio della megalopoli di San Paolo ad essere esposto in maniera potenzialmente pericolosa.
La popolazione locale – ed in questo caso sono coinvolti quasi 12 milioni di abitanti – è esposta ai numerosi casi in cui la vegetazione circostante brucia. E si che in Brasile in questo periodo dell’anno è inverno inoltrato, altrimenti con il caldo intenso la situazione potrebbe essere anche peggiore.
Un altro dato impressionante è rappresentato dal fatto che ci sono almeno tremila incendi in più rispetto ai primi quattordici giorni del 2023 in Brasile. Nel caso di San Paolo, è l’area nord della città ad essere lambita dalle fiamme. Ci sono centinaia e centinaia di vigili del fuoco chiamati a fare gli straordinari notte e giorno per spegnere il fuoco.
Incendi in Brasile, la situazione è catastrofica
Però pure altre zone del Brasile stanno bruciando in maniera inesorabile. A cominciare dalla celebre Foresta Amazzonica, il “polmone del mondo”. Nel solo 2024 questa vastissima area ha subito più di 53mila incendi. E nel corso degli anni è stata trascurata e non tutelata, distrutta di giorno in giorno dalla avidità dei latifondisti locali e di vari speculatori.
La piaga degli incendi sta colpendo comunque anche altri Paesi del Sud America. E sta facendo registrare dei primati negativi. Oltre al Brasile sono finiti in ginocchio pure il Paraguay, la Bolivia, l’Argentina ed il Perù. All’inizio dell’anno invece era toccato ai vari Venezuela, Colombia e Guyana vedere andare in fiamme migliaia di ettari di alberi e di vegetazione.
Inutile dire che nella stragrande maggioranza dei casi tutto questo è da ricondurre all’uomo. Le foreste vengono date in pasto alle fiamme per ricavare spazi da sottoporre a colture od a progetti per l’edilizia. La piaga degli incendi poi rappresenta un appuntamento ciclico anche in Italia, ed in particolare nelle Regioni del Sud.
Analogamente a quanto sta avvenendo in America Meridionale, anche nel nostro Paese sono gli interessi a guidare l’azione distruttiva di gente senza scrupoli.