In Brasile sale la tensione dopo l’approvazione da parte della Camera dei deputati sulla legge relativa alle terre indigene: scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.
Continuano le proteste in tutto il Brasile, dove si sono registrati scontri tra la polizia e le popolazioni indigene. Quest’ultime stanno protestando contro il Governo che nelle ultime ore ha dato il primo ok ad nuovo disegno di legge che dovrebbe modificare il sistema di delimitazione delle terre indigene.
La Camera dei deputati brasiliana ha, difatti, approvato il cosiddetto “Marco temporal” che ora dovrà passare al vaglio del Senato per il via libera definitivo. Il disegno di legge circoscrive la demarcazione dei territori a quelli che erano già occupati dai popoli nativi prima del 1988, ossia quando è stata promulgata la Costituzione.
Cresce la tensione in varie aree del Brasile, soprattutto nella zona di San Paolo, dove da giorni si stanno verificando gravi scontri tra gli agenti della polizia del Paese e popolazioni indigene che protestano per le nuove decisioni del Governo.
Da settimane, difatti, l’esecutivo brasiliano sta lavorando a quello che è stato ribattezzato come “Marco temporal”, ossia un disegno di legge che stabilisce una modifica del sistema di delimitazione delle terre indigene. Nel dettaglio, come riporta l’Ansa, la misura andrebbe a circoscrivere i territori indigeni a solo quelli che erano già di proprietà dei popoli nativi prima dell’entrata in vigore della Costituzione, promulgata nel 1988, vietandone, dunque, l’ampliamento.
Il testo, nella giornata di ieri, è stato approvato nel corso della seduta plenaria della Camera dei deputati con 283 voti a favore, 155 contrari e 1 astenuto. Adesso per l’ok definitivo si dovrà attendere la decisione del Senato che esaminerà il testo nelle prossime settimane. Una decisione criticata anche dalla ministra dell’ambiente Marina Silva che avrebbe definito la misura “un’ingiustizia” ed un grave attacco ai popoli indigeni.
La notizia dell’approvazione da parte della Camera ha fatto crescere il malcontento della popolazione indigena e le proteste si sono accentuate. Come riferiscono i colleghi dell’Ansa, diversi sono gli scontri tra i manifestanti e le forze nelle ultime ore.
Le tensioni sono cresciute anche dopo che gli agenti della polizia in tenuta antisommossa hanno smantellato di un posto di blocco che era stato istituito alla periferia di San Paolo da alcuni membri delle comunità che vivono nella riserva di Jaragua. Gli scontri si sono intensificati: le forze dell’ordine avrebbe utilizzato dei lacrimogeni, mentre gli indigeni avrebbero lanciato frecce.
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