Le novità dei salvataggi durante il rigetto dei flussi dei pinguini migratori in Brasile: è record di interventi della protezione animali.
L’esponenziale aumento di animali a rischio estinzione rigettati dall’ambiente durante il loro flusso di spostamenti attuato per sopravvivere di risposta ai cambiamenti delle temperature ha preoccupato – nei giorni scorsi – anche il Brasile. La protezione animali del luogo, in particolare a Rio de Janeiro, ha registrato un nuovo record di pinguini migratori approdati sulle coste brasiliane.
Già nei primi mesi del 2022 e, successivamente, del 2024 si era parlato molto spesso di un simile fenomeno. Il quale aveva modificato e esposto a sempre più alto rischio le abitudini delle renne che abitano le zone più a nord del Pianeta, dalla Norvegia all’Alaska.
Il fenomeno della migrazione delle renne, ad esempio, è uno dei più lunghi in assoluto, eppure – nonostante questa specie sia in grado di compiere grandi spostamenti, per andare alla ricerca di cibo, la crisi climatica in atto rischia sempre più di diminuire le loro possibilità di trovare, una volta raggiunta la loro momentanea e salvifica meta, del sostentamento che non sia ancora ancora sepolto dal ghiaccio o rovinato dal caldo anomalo.
Una simile condizione è stata registrata, più recentemente, nelle attività di spostamento e nelle consecutive risposte – da parte dell’ambiente circostante – nei pinguini migratori in Brasile e – parallelamente – anche in colonie di pinguini a rischio in Antartide.
Quella del Brasile, con focus su Rio de Janeiro, ha testimoniato – secondo i volontari della protezione animali locale – un record di pinguini che tendono molto più facilmente a spostarsi dal Cile arrivando esausti e bisognosi di cure e trattamenti di reinserimento in natura lungo le coste brasiliane. Il numero dei salvataggi dei pinguini migratori sarebbe triplicato in questo 2024 rispetto ai report che testimoniano le loro attività nell’anno passato.
Il focus tratta con specificità oltre 475 pinguini di Magellano tratti in salvo in Brasile dall’inizio dell’anno. La preoccupazione degli attivisti e dei biologi non può dunque che intensificarsi ancor di più di fronte a un simile report.
Gli ultimi dati arrivano dalle attività di monitoraggio condotte dagli esperti sul campo presso baia di Santos, a Rio de Janeiro. Gli oltre quattrocento pinguini migratori che, muovendosi talvolta per onde sonore, provengono, oltre che dal Cile, anche da alcune isole dell’Argentina.
Il rischio più grande, per i pinguini di Magellano, – nonostante l’alto tasso di sopravvivenza grazie all’immediatezza dei salvataggi e delle rispettive cure – è quello di arenarsi e di non riuscire a sopperire la mancanza di cibo e idratazione sufficiente subita nel corso della lunga traversata.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…