Nelle profondità della Foresta Amazzonica è stata scoperta una nuova specie animale: ha organi genitali posti vicino alla testa.
Il nostro pianeta è abitato da specie animali e vegetali di ogni genere, molte delle quali sono ancora da scoprire. Non è raro, infatti, che biologi e zoologi si imbattano in specie mai registrate prima, sia sulla terraferma che negli oceani. Basti pensare alle spugne aliene scoperte sul fondo del Pacifico, oppure alle oltre 10 nuove specie classificate nel 2022, tutte a dir poco strabilianti. In Costa Rica, ad esempio, è stata ufficialmente classificata una nuova rana dal nome scientifico Tlalocohyla celeste, anche nota come rana dell’albero della valle del tapiro.
In Bolivia, invece, gli scienziati si sono imbattuti nella ninfea più grande del mondo, che ha foglie che possono raggiungere anche i 3 metri di diametro. Inizialmente confusa con la ninfea amazzonica, la ninfea boliviana è invece una specie tutta a sé piuttosto affascinante. In Sud America, in effetti, è facile lasciarsi incantare dalla flora e dalla fauna.
Nella Foresta Amazzonica, per esempio, speleologi e zoologi hanno scoperto una nuova specie di invertebrato, per la precisione un millepiedi dal dorso piatto. La scoperta, condivisa sulla rivista scientifica Zoosystema pubblicata dal Museo Nazionale di Storia Naturale francese, ha stupito soprattutto per la strana conformazione e posizione degli organi genitali del millepiedi, posti vicino alla testa. L’insetto è stato chiamato Pseudoporatia kananciue in onore della divinità locale Kananciuê. Sono serviti molti anni e numerose spedizioni per poterlo studiare: in particolare i ricercatori si sono recati sul campo a partire dal 2005 e fino al 2019, nella speranza di avvistare questo millepiedi particolarmente difficile da trovare.
Il corpo è composto da 19 anelli che lo fanno sembrare simile a una piccola molla. Stando a quanto osservato dagli zoologi, inoltre, lo Pseudoporatia kananciue ama vivere vicino al guano depositato dai pipistrelli, in ambienti lontani dalla luce e umidi, da cui probabilmente traggono nutrimento. Eppure non sono stati scoperti elementi di adattamento specifico agli ambienti sotterranei, il che fa pensare che potrebbero spingersi al di fuori delle grotte per colonizzare anche altri tipi di habitat.
Ma a stupire sono stati soprattutto gli organi genitali, posti vicino alla testa e di forma ovale. Per molto tempo, infatti, tali organi sono stati scambiati per antenne ma in seguito gli scienziati hanno appurato che si trattava degli organi riproduttivi maschili. Negli esemplari femmina, invece, gli organi sessuali sono posti all’altezza dell’addome, similmente a come avviene con altre specie. Il maschio spinge dunque gli spermatozoi direttamente col capo, usando gli organi sessuali come fossero aghi con cui penetrare la femmina.
Di fronte a queste meraviglie della natura diventa ancora più preoccupante la situazione di emergenza ambientale che stiamo vivendo: l’habitat e la sopravvivenza di molte specie, infatti, sono messi a rischio quotidianamente dall’azione indiscriminata dell’uomo. Secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite, le estinzioni di massa sono uno dei 6 punti di non ritorno che stiamo per raggiungere e che in alcuni casi sono già stati superati.
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