In natura esistono insetti pericolosi e raccapriccianti, questo bruco li batte tutti. Minuscolo e letale, se mai dovessi vederlo è meglio stargli lontano.
Gli insetti sono le creature più temute dall’essere umano. Il loro aspetto spesso spaventoso e raccapricciante li rende la specie animale più temuta, anche perché molto spesso si tratta di creature letali che potrebbero ucciderti all’istante. Una cosa però che accomuna molti insetti è quello di vivere due stadi distinti della propria vita. Una prima fase da larva e una seconda da insetto adulto.
Questo è quello che accade anche al nostro bruco assassino, che dopo questa fase si trasforma in una temibile falena. Scopriamo perché questo piccolo e particolarissimo bruco è considerato tra i più letali al mondo e cosa si nasconde dietro al suo aspetto insolito e spaventoso. Guardalo bene così eviterai di andarci vicino quando lo rivedrai e ricorda che potrebbe ucciderti in poco tempo.
Il bruco assassino di cui vogliamo parlarvi oggi è la Lonomia Obliqua, una particolare specie di insetto appartenente alla famiglia Saturniidae, noto nel suo stadio finale anche come falena della seta. Per la fortuna degli italiani, questo insetto è originario dell’America del Sud, e principalmente del Brasile, Argentina, Paraguay e altre zone circostanti. Le larve della Lonomia obliqua hanno la caratteristica di essere velenose, potendo causare gravi problemi di salute, inclusi disturbi emorragici.
Queste larve che hanno l’aspetto di un bruco, lungo e cilindrico, sono ricoperti da peli urticanti dal colore chiaro con punte scure. Questi peli contengono una tossina che può causare una reazione potenzialmente letale sulla pelle. La loro tossicità è molto temuta soprattutto perché le larve si muovono in gruppo su alberi e tronchi. Grazie alla loro colorazione possono passare inosservate ed essere toccate, provocando un attacco multiplo da più esemplari vicini. In alcuni casi gravi, infatti, il contatto con queste larve può portare a una sindrome emorragica che può portare alla morte.
Una volta terminata la vita da bruco, questo attraversa una fase di metamorfosi raggiungendo la sua fase adulta. Qui la Lonomia ha l’aspetto di una falena, dal colore marrone o grigio e motivi molto particolari più scuri sulle ali che hanno una forma dentellata ed ondulata. La lunghezza del suo corpo può arrivare a 8 centimetri, e come le larve, riescono a mimetizzarsi bene tra la foresta pluviale grazie al loro aspetto discreto. Gli esemplari adulti perdono la tossicità tipica della fase larvale, diventando delle semplici falene. Se si visitano zone in cui è probabile la presenza della Lonomia è consigliato indossare un abbigliamento protettivo così da evitare che questa entri a contatto diretto con la nostra pelle, soprattutto se si vede volare la Lonomia nella sua fase da adulta poiché questo potrebbe essere indice della presenza di bruchi nelle vicinanze.
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