Il bruco ha un aspetto vermiforme. Nonostante ciò non si può definire esattamente un verme. Quali sono le sue caratteristiche e la sua alimentazione
Sarà forse il colore verdastro, o il maggior numero di zampe, tuttavia il bruco, rispetto ad esempio ai lombrichi o ad altri tipi di vermi, viene accolto con maggior tolleranza dalle persone. Che più difficilmente ne provano ribrezzo. Come sottolineato anche nel film “Il silenzio degli innocenti”, il bruco non è altro che lo stadio larvale dei lepidotteri, ovvero un vasto ordine di insetti che poi si trasformano in farfalle o falene.
Le caratteristiche fisiche del bruco sono di avere un capo, a seguire tre segmenti toracici e dieci segmenti addominali. La bocca si apre in maniera impressionante ed è masticatrice. Ciò che rende il bruco meno impressionante ed oggetto di ribrezzo sono le finte zampe. Difatti lombrichi e vermi strisciano, mentre il bruco si muove in maniera molto più simile ad una camminata lenta.
In quanto il bruco è la fase propedeutica della farfalla o della falena, è praticamente diffuso in tutto il mondo. O almeno in tutte le aree in cui sono presenti delle foglie o dei vegetali. Quasi tutte le specie di bruchi è fotogafa, il che significa che si nutre di piante. Difatti, nonostante il suo aspetto gradevole, il bruco è piuttosto odiato dai contadini, dato che il suo passaggio è riconoscibile da ampi fori all’interno delle foglie, che rischiano di rovinare e compromettere irreversibilmente la vegetazione.
Alcuni bruchi sono endofiti, e che significa che vivono all’interno dei tessuti vegetali altri invece vivono all’interno degli alberi, in particolare all’interno del tronco e dei rami e lì scavano gallerie e si cibano di legno.
La crescita del bruco, o meglio dire la trasformazione del bruco, dato il suo mutamento incredibile nell’aspetto esteriore, come spesso succede in natura, non avviene in maniera lenta e continua come si trattasse di una bacchetta magica, ma attraverso le mute. Gli stati larvali possono essere da tre a cinque. Ogni stadio è contraddistinto da un colore differente.
Per difendersi i bruchi non sono certo in grado di attuare delle strategie aggressive. Dunque si limitano a mimetizzarsi, confondendosi con le foglie o altri piante o altre parti della pianta. Arrivano ad assumere l’aspetto di fiori. Oppure si irrigidiscono e si rimpiccioliscono, sembrando dei piccoli rametti. In questo caso si difendono dai predatori, anche con delle sostanze repellenti, ma anche dallo sterminio da parte dell’essere umano.
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