Bryan+Johnson%2C+il+sangue+del+figlio+17enne+non+ha+l%26%238217%3Beffetto+sperato%3A+fine+del+progetto
ecoo
/articolo/bryan-johnson-sangue-figlio-non-effetto-sperato-fine-progetto/125586/amp/

Bryan Johnson, il sangue del figlio 17enne non ha l’effetto sperato: fine del progetto

Pubblicato da

Un imprenditore statunitense ha deciso di interrompere il trattamento anti-età, iniziato alcuni mesi fa e che prevedeva di farsi iniettare del plasma del figlio.

Bryan Johnson progetto invecchiamento interrotto
Provetta di plasma (Foto da Canva) – Ecoo.it

Alcuni mesi fa un imprenditore statunitense aveva avviato un progetto per individuare un trattamento per rallentare l’invecchiamento. La ricerca, che ha coinvolto anche un team di 30 medici, nel dettaglio, prevedeva uno scambio di sangue trigenerazionale tra lo stesso imprenditore, il figlio di 17 anni ed il padre 70enne.

Qualche giorno fa, però, lo stesso magnate statunitense ha dichiarato di aver sospeso il processo in quanto non sarebbero stati rilevati benefici. I tanto sperati risultati non sono, dunque, arrivati nonostante la cifra spesa per il progetto.

Si fa iniettare il sangue del figlio per non invecchiare: il progetto dell’imprenditore

Bryan Johnson, ricco imprenditore californiano di 45 anni, ha annunciato di aver sospeso il trattamento anti-età che aveva avviato nei mesi scorsi per cercare di trovare una sorta di elisir per la giovinezza eterna.

Medici (Foto da Canva) – Ecoo.it

Johnson, difatti, alcuni mesi fa aveva avviato quello che è stato ribattezzato come Blueprint Project, ossia una ricerca che ha visto impegnata anche un’equipe composta da 30 medici per scoprire una “cura” al processo di invecchiamento. In particolare, come riporta la redazione del Daily Mail, per alcuni mesi è stato effettuato scambio trigenerazionale di plasma: il magnate statunitense si è fatto iniettare un litro di plasma al mese del figlio 17enne, mentre una stessa quantità di plasma dello stesso Johnson è stato iniettato al padre Richard, di 70 anni.

Il processo prevedeva anche una dieta rigida, con un consumo di 1.977 calorie giornaliere, esercizio fisico per un’ora al giorno ed il monitoraggio da parte dei medici delle condizioni di Johnson che valutavano tutti i parametri e le parti del corpo per circa due anni in totale.

Nessun beneficio rilevato

Plasma (Foto da Canva) – Ecoo.it

Dopo circa sei mesi, però, come spiegato dallo stesso imprenditore californiano, il progetto è stato interrotto poiché non sarebbero stati rilevati benefici provenienti dal trattamento. La ricerca sarebbe costata circa due milioni di dollari all’anno. Tutto sarebbe iniziato dopo il divorzio tra il 45enne e la moglie quando l’imprenditore era in sovrappeso di circa 30 chili e pare avesse iniziato a soffrire di depressione.

Marco Spartà

Nato nel 1991 in Sicilia. Giornalista Pubblicista e laureato in Media comunicazione digitale e Giornalismo alla Sapienza di Roma. Da oltre dieci anni ricopro il ruolo di articolista collaborando per diverse testate. Scrivo di cronaca, politica, ambiente, economia e sport. Una grande passione mi lega alla cronaca nera e all'attualità a cui dedico gran parte della mia scrittura.

Pubblicato da

Articoli più recenti

  • Giardinaggio

Nessuno conosce l’Aptenia, eppure è una pianta che tutti potrebbero far crescere

L'Aptenia presenta un'unica difficoltà: la pronuncia del suo nome. Per il resto, si tratta di…

11 ore fa
  • Animali

A rischio queste specie marine nell’Adriatico: la notizia che nessuno voleva sentire

Cresce la lista delle specie marine a rischio. L'ultimo allarme arriva dall'Adriatico: una notizia che…

1 giorno fa
  • News Green

Bomba nucleare USA dispersa in Groenlandia: un mistero mai risolto

21 gennaio 1968, un B-52 statunitense precipita in Groenlandia: delle quattro bombe atomiche che trasportava,…

1 giorno fa