Mantenere sempre in salute l’orto di casa o anche solo un vaso di piante aromatiche comporta conoscere anche se potete o meno lasciare una buccia nel terreno. ogni prodotto della natura ha caratteristiche specifiche che vanno sapute sfruttare al meglio
Uno dei trucchi più usati da chi coltiva il proprio orto è infatti proprio quello di utilizzare gli scarti alimentari. Gli aspetti positivi sono molteplici e vanno molto oltre la crescita sana dei pomodori o del basilico.
Imparando come non trasformare una buccia o un frutto marcio in rifiuto si riduce infatti la quantità totale di immondizia che ognuno produce. E lo stesso principio può essere applicato anche ai contenitori e a ciò che, spesso senza pensare, gettiamo via. Un cartone delle uova può, per esempio, essere riutilizzato come semenzaio e se è di cartone una volta che le piantine sono nate può essere interrato e lasciare che il cartone si decomponga. Ma vediamo ora cosa possiamo fare con una semplice buccia.
In generale tutte le bucce di frutta e verdura sono utili per la produzione del compost. Il compost è un concime naturale prodotto dalla naturale fermentazione della materia organica ma per poterlo avere a disposizione occorre avere lo spazio per una compostiera. Ma anche se non avete modo di creare una compostiera potete sempre sfruttare le bucce o i torsoli, come la buccìa di avocado, per nutrire le vostre piantine.
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L’avocado non è una pianta naturalmente presente nel nostro Paese ma si sta diffondendo rapidamente e si trova ora in tutti i principali supermercati. Se siete appassionati della sua consistenza burrosa e del sapore morbido sicuramente avete un po’ di bucce di cui dovete liberarvi. Ma non devono per forza prendere la via del secchio. Ecco cosa potete fare con la buccia di un avocado.
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La buccia di questo frutto simile alle pesche è molto ricca di azoto, un nutriente fondamentale per tutte le piante. Potete sia farla a pezzi e mescolarla al terriccio sia usare tutta la buccia come un vasetto biodegradabile, come il cartone delle uova, da piantare poi in piena terra per dare ai semi e ai germogli uno sprint in più.
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