Questo particolare bue, che dalle fattezze somiglia ad un mammut, ha anche altre particolarità. Perché si chiama bue muschiato
Si è abituati ai bovini come amici dell’uomo, specialmente le mucche, che sono di compagnia oltre che d’allevamento per ricavare carne e latte. Dunque i bovini sono stati tra i primi animali ad essere addomesticati dall’uomo nella storia. Anche perché sono specie diffuse praticamente in tutto il mondo. Anche nell’artico. Come il bue muschiato. Il suo aspetto è piuttosto singolare, specie per il manto lungo che arriva fino ai piedi e lo fa somigliare a cugino Itt della Famiglia Addams. La sua altezza al garrese è di circa un metro, mentre la lunghezza sono due.
Dunque non è un bovino tra le specie più grandi. Una particolarità del bue artico è che entrambi i sessi hanno le corna. La sua specie appartiene ai caprini, meglio definiti come ovibovini, di cui è l’ultima sottospecie esistente. Gli ovibovini si sono evoluti nel Miocene superiore, circa otto – quindici milioni di anni fa. Effettivamente la sua immagine lo fa sembrare un animale preistorico. È un mammifero a tutti gli effetti.
Il bue muschiato vive prevalentemente in aree fredde quali Canada, Groenlandia ed Alaska. La popolazione di questi bovini dell’Alaska si è presto estinta a causa della caccia eccessiva da parte dell’uomo. Per poi essere reintrodotti artificialmente. Si trovano anche nelle freddi aree europee della Svezia, Norvegia e Russia. Prediligono vivere nelle aree umide, dove sono presenti anche dei corsi fluviali.
Le zone umide servono a produrre il cibo di cui si alimentano i buoi muschiati: licheni, erba, radici, altre piante. Come gli altri bovini sono completamente erbivori. Talvolta, specialmente quando si trovano a determinate altitudini, scavano nella neve alla ricerca di cibo.
Il bue muschiato è stato parzialmente debellato da alcune aree a causa della copiosa caccia, specialmente tra il Diciannovesimo secolo e l’inizi del ventesimo. Nel corso del Novecento si è tentato in tutti i modi di ripopolare la specie, con successo. Al momento la popolazione non è a rischio.
Il nome bue muschiato deriva proprio dal suo manto. A quanto pare la sua lunga e folta pelliccia gli conferisce un odore gradevole e fresco, che ricorda molto il muschio. Caratteristica piuttosto singolare, dato che solitamente i bovini hanno un odore tutt’altro che delicato.
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