Conoscere l’utilizzo migliore in cucina di ciascun ortaggio da bulbo è anche fonte d’orgoglio per chi l’ha coltivato. Le migliori ricette
Gli ortaggi da bulbo, in particolare le cipolle, l’aglio, lo scalogno e il porro sono entrati a far parte dell’uso quotidiano in cucina. A pensarci bene, vengono sfruttati in gran parte anche per la preparazione dei cibi: soffritti, sughi, contorni, ripieni, insalate, frittate, minestre e zuppe. Proprio la consuetudine a trovarli quasi in ogni piatto rischia di essere una trappola se non è accompagnata dall’attenzione alla qualità.
Al di là del gusto esistono elementi oggettivi per valutare la freschezza, la salute e il valore di un ortaggio da bulbo da utilizzare in cucina. Per esempio, una delle prime valutazioni riguarda la consistenza. Un bulbo di cipolla, aglio scalogno o altro deve essere innanzitutto sodo, liscio, senza ammaccature nè segni di sofferenze o di marcescenza. La sua buccia deve essere secca, sottilissima e non tendere a staccarsi.
Ci sono trucchi che permettono di indirizzare e cambiare leggermente il sapore delle tante varietà, o meglio, l’intensità del sapore. Quando, ad esempio, si ha bisogno di un sapore meno pungente, più delicato e si ha a disposizione una sola cipolla, come si può fare? Per allentare l’odore e l’aroma forte di questo ortaggio da bulbo è possibile far bollire due minuti, e non di più, la cipolla in acqua. Un trucco semplice ma efficace per controllare il sapore.
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Come dare un tono più speziato ad una cipolla troppo dolce? Esiste un altro trucco semplice che aumenterà il sapore. Basta infilzarla con un chiodo di garofano. Il modo migliore per imparare a scegliere e a correggere in funzione della necessità di ricetta è sempre quello di conoscere a fondo gli ortaggi che si utilizzano. Coltivarli è il modo più adatto per cominciare.
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Sono cose che si imparano con il tempo e regalano un piacere in più quando gli ortaggi sono frutto del proprio lavoro. La soddisfazione che si prova quando si gusta un ortaggio coltivato in proprio nasce proprio dall’orgoglio dell’impresa.
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