Bulgur: scopriamo cos’è, come cuocerlo e le proprietà benefiche di quello che, in gergo, viene chiamato anche “grano spezzato”. E’ un ingrediente tipico della tradizione della cucina del Medio Oriente, anche se viene ormai utilizzato in maniera molto varia in ogni parte del mondo. Con il bulgur si possono preparare differenti ricette, che, oltre ad essere gustose, sono anche benefiche. In particolare il bulgur contiene molte fibre, in grado di rallentare l’assorbimento dei carboidrati. Tutto ciò è utile contro il diabete e per combattere la stitichezza. Inoltre il bulgur è ricco di sali minerali, che garantiscono il benessere del nostro organismo. Scopriamone di più.
Il bulgur viene ricavato dal frumento integrale, dopo che esso viene fatto germogliare. Si cuoce, si lascia essiccare e infine viene spezzettato. Esiste un bulgur a grani fini, che è indicato soprattutto per le insalate e i contorni, e uno a grani spessi, più adatto per preparare zuppe e minestre. Un altro tipo di bulgur è anche quello crudo, che si ricava dal frumento integrale che non viene fatto germogliare e non viene sottoposto a cottura.
100 grammi di bulgur precotto contengono circa 340 kcal. In particolare 18,58 grammi sono i carboidrati, 3,08 le proteine, 0,24 i grassi. Il bulgur crudo, invece, ha 342 kcal per 100 grammi: 75,87 grammi i carboidrati, 12,29 le proteine, 1,33 i grassi. Fra i sali minerali più abbondanti, soprattutto il potassio, il fosforo e il calcio. Presenti in discrete quantità anche la vitamina A e le vitamine del gruppo B.
Il bulgur crudo può essere cotto in 15 minuti nell’acqua. La quantità di quest’ultima deve essere pari a 2 volte e mezzo il suo peso. Il bulgur cotto deve essere lasciato in ammollo per mezz’ora, per poi procedere alla cottura in acqua. In quest’ultimo caso si usa una quantità d’acqua pari a 2 volte il suo peso. Durante la cottura, il “grano spezzato” assorbe molta acqua e raddoppia il suo volume.
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Il bulgur fa bene alla salute, perché è ricco di fibre e di sali minerali. Rappresenta una buona fonte di carboidrati, che spesso siamo soliti assumere attraverso cibi raffinati, come la pasta e il pane bianco. A differenza di questi altri cibi, come cereale integrale, il bulgur, grazie alle fibre di cui dispone, è capace di rallentare la digestione e di far percepire subito il senso di sazietà, evitando di spingerci verso l’eccesso di cibo. Le fibre, inoltre, non hanno calorie e questo rappresenta un valido aiuto per contrastare l’obesità. Le fibre del grano spezzato, all’interno dell’intestino, rallentano l’assorbimento dei carboidrati. Tutto ciò è un valido aiuto anche contro il diabete, perché gli zuccheri, a differenza di quanto avviene con i prodotti raffinati, non sono immediatamente assorbiti dall’organismo. In ogni caso il bulgur non può essere consumato in grande quantità da chi soffre di iperglicemia. Grazie alle fibre, si può combattere anche la stipsi, perché esse favoriscono l’aumento del volume delle feci e ne facilitano l’espulsione.
Il bulgur si può acquistare nei supermercati, almeno in quelli che sono più forniti, oppure si può trovare nei negozi biologici. Il suo costo è pari a circa 3 euro per quello precotto, in riferimento ad una confezione di 550 grammi.
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