Ritorna in auge la costruzione di bunker antiatomici nella propria abitazione. Come funzionano e quanto si può vivere all’interno di essi
Non è stato dal marzo 2022 che si è iniziato a parlare di bunker antiatomici. Essi sono stati ideati durante la guerra fredda, dove la minaccia di un conflitto nucleare era più che concreto. Ovviamente non erano costruzioni a beneficio di chiunque. I costi piuttosto proibitivi facevano sì che solo i grandi della Terra ed una buna manciata di altre persone potessero permetterseli. Nei decenni successivi sono stati ritrovati dei bunker nei luoghi più inaspettati. Se si dovesse descrivere un bunker antiatomico si potrebbe parlare di una cantina costruita in un sotterraneo, preferibilmente con materiali il più possibile isolanti.
All’interno della quale è presente tutto il necessario per poter vivere anche lunghi tempi senza mettere il naso fuori. Dunque luce, cibo che si conserva a lungo – probabilmente simile ai rifornimenti delle missioni spaziali – bagno, letto, e tutto ciò che garantisce la sopravvivenza minima. Quando al di sopra si morirebbe sicuramente a causa delle radiazioni.
La minaccia nucleare del 2022
E questi bunker antiatomici, che viaggiavano nell’immaginario tra il mito e la realtà, sono tornati in auge con il conflitto russo ucraino. Nuovamente si è alzato il livello di allarme per una guerra nucleare, e chi è intenzionato a sopravvivere a tutti i costi, anche se poi avrebbe ritrovato un mondo raso al suolo, ha iniziato a pensare di costruire un bunker antiatomico nella propria abitazione. Al punto che con disinvoltura giravano le pubblicità su Internet, per un rifugio “economico“. Il bunker deve essere costruito ad una profondità di un metro e mezzo o massimo tre. Se si va troppo in profondità si rischia che in caso di crollo non si riesca più ad uscire. Il materiale protettivo di cui è composto è prevalentemente in cemento armato. La struttura prevede un’anticamera, con una doccia per decontaminarsi dalle radiazioni. E successivamente altre stanze chiuse ermeticamente per poi raggiungere il nucleo di sopravvivenza. Ovviamente deve essere presente un impianto di areazione, che filtra l’aria esterna che può essere contaminata.
Quanto si può sopravvivere in un bunker antiatomico
Ovviamente ciò dipende da vari fattori, tra cui la quantità di cibo ed acqua presenti. Il tempo può essere tra un mese e mezzo ed i tre mesi. Si deve attendere per uscire che il livello di radiazioni esterne siano scese al di sotto di un certo livello. Dunque è necessario avere degli impianti di comunicazione con l’esterno. Da ciò si evince che è un privilegio di poche persone. Al di sotto di 50mila euro non si costruisce un bunker. Se si fa parte dei ricchi della Terra che hanno già uno spazio nel leggendario bunker in Kansas, si può soggiornare fino a 5 anni.