Montagnetta si o no per il nostro caffe preparato nella moka? Un dilemma che non conosce risposta da moltissimi anni.
Tanti sono i dubbi che ogni tanto ritornano, come ad esempio: chi è nato prima l’uovo o la gallina? E ancora, si dice arancino o arancina? E per la preparazione della carbonara bisogna utilizzare: il guanciale o la pancetta? Fino ad arrivare: per la preparazione del caffè nella tradizionale moka è meglio formare la montagnetta si o no?
Questi interrogativi probabilmente non troveranno mai una risposta e sono stati motivo di “dibattiti accesi” fra amici e parenti durante un pranzo in campagna o una gita al mare. Il caffè rappresenta da sempre il modo migliore per cominciare la giornata, ma anche l’ottima scusa per incontrare gli amici o per prendersi una mini pausa dal lavoro. Insomma, il caffe piace e pochi riescono a rinunciare al suo profumo e odore intenso. Ma esiste una risposta che metterebbe a tacere tutti quanti?
Non è bastato l’arrivo delle macchinette del caffè a placare gli animi di chi sostiene che sia giusto o meno. Ma è vero che uno dei due metodi potrebbe essere sbagliato? La risposta in realtà non indica che ci sia un metodo “giusto e solo”. In questo caso forse dovremmo fare riferimento a ciò che da anni viene tramandato.
In alcune famiglie la sola vista della “montagnetta” potrebbe far andar di “traverso” il caffè. Ma d’altra parte l’assenza di questa potrebbe immediatamente riportare all’idea che questo caffè non sia buono e che addirittura sia “poco concentrato”.
Ma non finisce qui fra gli “estremisti” si inserisce l’altra figura, ovvero quella “neutrale” che crede che la quantità giusta sia dettata solo ed esclusivamente dalla capienza della moka stessa. Dunque, che dire a questo punto? Che esistono interrogativi che ci terranno molta compagnia per il resto della nostra vita e non importa quale sia la riposta giusta, ciò che conta è poter continuare a bere un caffè in compagnia dei nostri cari e discutere sul quale sia il metodo più giusto da mettere in pratica.
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