L’autunno e l’inverno si aprono alla ricerca dei modi migliori per risparmiare sui consumi. In particolare quelli energetici. Come impostare la caldaia
L’inverno, già preceduto dall’autunno che accorcia sempre più le giornate, è una stagione mediamente poco amata. Il freddo, il buio, non vanno particolarmente d’accordo con la vita sociale o all’aria aperta, a cui invece in Italia siamo abituati. Ed allora anche la socialità si sposta nei luoghi chiusi. Che per essere abitabili richiedono una temperatura più calda dell’esterno. E qui entra in gioco la caldaia.
Con la crisi energetica l’inverno 2022 spaventa ancora di più. Fortunatamente in Italia, specialmente nel centro sud, non c’è l’abitudine di tenere accesi 24 ore al giorno i termosifoni e di girare per casa in maglietta a maniche corte. Quindi l’inverno all’insegna del risparmio potrebbe non essere così sconvolgente. Imparare ad usare la caldaia in maniera efficace è fondamentale per poter risparmiare. Quindi è consigliabile seguire i consigli sotto elencati oppure chiedere ad un esperto, magari la stessa persona che ogni anno fa il controllo della caldaia.
Al pari della corrente elettrica, si potrebbe pensare che accendere e spegnere la caldaia sia più conveniente. Quindi metterla completamente in off quando non lavora. In realtà non è così. La caldaia quando viene accesa, impiega circa 2 – 3 ore di tempo al massimo sforzo energetico per scaldare l’appartamento. Se invece la si lascia accesa costantemente ad un consumo molto basso, questo si traduce in un risparmio di gas. Altra accortezza fondamentale è di regolare la temperatura della casa tra i 18 ed i 20 gradi. L’ideale è nel mezzo, 19 gradi. Per ogni grado in più si stima un consumo del 5 per cento superiore.
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Regolare la temperatura di mandata. Cos’è? La “temperatura di mandata” è la temperatura a cui la caldaia riscalda l’acqua prima di inviarla ai radiatori. La maggior parte delle caldaie a gas sono predisposte per funzionare a quelle che vengono chiamate temperature di mandata e ritorno. Ciò significa che la caldaia riscalda l’acqua – chiamata ‘il flusso’ – a 80 gradi. L’acqua ritorna alla caldaia dopo aver percorso tutti i radiatori – chiamato ‘il ritorno’ – a 60 gradi, dopo aver sprigionato 20 gradi centigradi nell’ambiente.
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Fondamentale quindi regolare la temperatura per il riscaldamento, il più bassa possibile. Ciò significa per le case vecchie – con più di 20 anni – far funzionare la caldaia a 60 – 65 gradi, e per le case nuove a 50 – 55 gradi. Con la possibilità di abbassare ala temperatura fino a 45 gradi. E per finire è consigliabile impostare le valvole termostatiche per regolare la temperatura del radiatore. Questo si rivela particolarmente utile per chi ha un riscaldamento centralizato con il condominio.
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