Affinché la caldaia funzioni correttamente e senza rischi è fondamentale fare periodicamente la manutenzione. Ma ogni quanto va fatta?
La caldaia per molti è un oggetto, installato in casa, che ha la sola funzione di fornire acqua calda e di riscaldare la casa. E come tale non necessiti di nessuna cura o manutenzione. D’altronde alla fine è sempre in funzione e se si rompesse qualcuno se ne accorgerebbe. Niente di più sbagliato. Perché se non viene regolamente controllata questa si potrebbe rompere e la spesa da affrontare è estremamente salata.
Senza dimenticare che la legge italiana prevede che i controlli, effettuati da un tecnico abilitato, debbano essere compiuti e, chi non dovesse richiederli rischia una multa estremamente salata: da 50 euro fino a 3.000 euro. Il tutto in base all’entità. Ma c’è dell’altro perché una caldaia controllata riduce i consumi in bolletta e di questi tempi non è male. Ma rimane una questione: ogni quanto bisogna far compiere la manutenzione?
La manutenzione della caldaia consistente nel controllo e della pulizia, da parte del tecnico abilitato, di tutte le parti di questa. Un’operazione che comprende, di norma, la pulizia del bruciatore, la verifica della tenuta dell’impianto, la pulizia dello scambio dei fumi, il controllo della taratura, la verifica del tiraggio dei fumi. E anche la verifica del tiraggio dei fumi, il controllo della ventilazione dell’ambiente della caldaia, il controllo dell’efficienza, l’individuazione delle presenza di parti danneggiate da sostituire e, infine la prova del funzionamento generale dell’impianto.
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E’ bene sottolineare, allo stesso tempo, che per ogni caldaia esistono indicazioni imposte dal produttore e che il tecnico che eseguirà la manutenzione ha l’obbligo di rispettare tutti i passaggi. Alla fine del controllo verrà redatto un verbale e lo si registrerà, all’interno del libretto. Allo stesso tempo il tecnico rilascerà anche un rapporto di controllo dove indicherà tutti i possibili interventi che andrebbero effettuati affinché si possa godere di un utilizzo migliore dell’impianto di riscaldamento. Se l’esito positivo verrà poi rilasciato il bollino blu che garantisce la sicurezza dell’impianto. Il tutto a un costo che varia tra i 70 e gli 80 euro
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Ma ogni quanto va fatta la manutenzione? Di norma una volta all’anno e, in caso di impianti più nuovi o efficienti, ogni due anni. Il controllo dei fumi, invece, avviene ogni due anni se la potenza della caldaia è inferiore ai 100 kW e superiore ai 10 kw. Ogni quattro anni, invece, per gli impianti GPL, gas metano la cui potenza è inferiore ai 100 kW.
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