Le caldaie a gas sono presenti in tutti gli impianti di riscaldamento autonomi. Come si sa sono particolarmente inquinanti e consumano una quantità di gas che fa lievitare il costo della bolletta. Specie in inverno, quando l’acqua calda, oltre che per i riscaldamenti, viene utilizzata molto anche per l’igiene personale e della casa. Ma tra un po’ di tempo non saranno più legali. Il piano RepowerEu per affrancare l’Europa dalla dipendenza energetica dalla Russia sta puntando molto sull’eliminazione del gas e la sua sostituzione con energia più pulita.
Il problema è che nel piano si parla anche della produzione più massiccia di energia proveniente da carbone e nucleare, che come dicono le associazioni ambientaliste, di pulito hanno ben poco. Nonostante ciò, l’impegno dell’Europa per l’interdipendenza europea al livello energetico è nero su bianco. E l’eliminazione delle caldaie a gas è una delle strategie inserite nel RepowerEu. Si legge sul sito UE: “A sostegno di REPowerEU sono già disponibili 225 miliardi di euro sotto forma di prestiti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). Oggi la Commissione ha adottato atti giuridici e orientamenti a uso degli Stati membri sulla modifica e l’integrazione dei piani per la ripresa e la resilienza nel contesto di REPowerEU.”
Caldaie a gas, quale sarà la data limite per sosotituirle
Nelle linee guida pubblicate si parla di “limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento, che implicano il 2029 come data finale per l’immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome“. Di conseguenza dall’anno successivo la produzione di caldaie a gas sarà interdetta. Questo piano è finalizzato a sostituire le caldaie a gas con pompe di calore o pannelli solari. Il Piano di Bruxelles infatti prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti europei, con un passaggio graduale. Le tappe saranno le seguenti:
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- entro il 2026 gli edifici pubblici e commerciali di nuova costruzione dovranno essere dotati di impianti solari;
- entro il 2027 toccherà agli edifici pubblici e commerciali già costruiti;
- per il 2029 l’installazione sarà prevista per tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione.
Ma solo per gli edifici di dimensione superiore ai 250 metri quadrati. Nel frattempo chi ha la caldaia a gas nel proprio appartamento dovrebbe iniziare a pensare alle alternative, per non trovarsi fuori legge d’improvviso. Per l’efficientamento energetico sono stanziati bonus ed incentivi cospicui.