Lo stop alle caldaie a gas è stato determinato dalla UE per il 2029. Tuttavia esistono delle alternative valide, che sono convenienti solo a determinate condizioni
Non c’è da temere eccessivamente. Nonostante la pubblicità negativa che è stata fatta da questa direttiva europea, le caldaie a gas che saranno obbligatoriamente sostituite dal 2029 non sono tutte. Chi già ne è in possesso non dovrà fare niente. La questione investirà chi avrà un impianto nuovo da installare. Ovviamente anche chi a causa usura dovrà sostituire quello precedente. Le alternative sono diverse. E la più utilizzata, e forse la più accessibile, è la pompa di calore, che riscalda l’appartamento e l’acqua calda senza utilizzo di gas ma solo con energia elettrica.
Solo che la pompa di calore presenta alcuni limiti. E soprattutto può essere un modo per riscaldare efficiente solo a determinate condizioni dell’appartamento. Per questo sono nate tante polemiche sullo stop definitivo. L’alternativa è valida. Ma richiede un investimento economico iniziale che anche se ammortizzato con l’abbattimento dei consumi nel medio termine, non è detto che tutti possano permettersi.
Pompa di calore al posto delle caldaie a gas: vantaggi
I vantaggi della pompa a calore sono principalmente la dismissione dell’utilizzo del gas in utto l’appartamento. Dunque una fornitura intera in meno da pagare. E questo sarebbe ottimale se la casa avesse già un efficientamento energetico in atto. Dunque impianti a porte e finestre che non consentano la dispersione di calore, cappotto termico o comunque appartamento coibentato. Spazi esterni ed interni in cui poter alloggiare la pompa a calore. E soprattutto pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica. In questo modo si potrebbe arrivare ad abbattere le bollette e farle arrivare addirittura a zero.
Gli svantaggi della pompa di calore
Allo stesso tempo non utti gli appartamenti sono predisposti per sostituire le caldaie a gas con le pompe di calore. Innanzitutto c’è il problema dello spazio. Essa deve essere installata sia in uno spazio esterno che interno. Poi c’è il problema dell’inquinamento acustico, simile o peggiore di quello del condizionatore. E non secondario, il costo. Una pompa di calore, tra acquisto ed installazione, può arrivare ad una cifra superiore ai 7mila euro. Ed anche se nel tempo si recupererebbero, non tutte le famiglie hanno un investimento di tale portata da fare.
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