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Caldo africano in Italia, solo una breve tregua

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Sardegna giornata di caldo record

Il caldo africano in Italia ha deciso di concederci sono una breve tregua, che interessa in particolare il nord Italia, anche se al centro sud Caronte continua a far sentire la propria azione. Per il momento al nord ci sono dei temporali che fanno respirare un po’, ma la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi giorni, specialmente nel fine settimana, quando l’anticiclone africano prenderà di nuovo il sopravvento, facendo arrivare le temperature intorno ai 42 – 44 gradi. Non meno indifferenti sono i temporali e i nubifragi a livello locale che si manifesteranno entro sera.

A cura di Gianluca Rini
Le precipitazioni interesseranno Piemonte e Lombardia, Alpi e Prealpi, coinvolgendo in parte anche la Liguria e il Veneto. Nelle altre regioni il caldo continua a farsi sentire, con temperature intorno ai 37 – 38 gradi. In Veneto ci si assesta sui 34 gradi, ma che vengono percepiti come 40 a causa dell’elevato tasso di umidità.
Nel fine settimana del 7 e dell’8 luglio Caronte si rafforzerà, per far sentire un effetto di caldo particolarmente intenso fra il 10 e il 12 luglio, che interesserà soprattutto la Sardegna, la Sicilia e tutte le regioni meridionali, traghettando l’estate piena ormai a metà del mese di luglio.
Da tenere presente che anche giovedì 5 luglio al nord si faranno sentire altri temporali, che daranno un po’ di tregua al caldo africano. I temporali di giovedì interesseranno soprattutto il Piemonte, la Lombardia, la Val Padana, le Alpi, le Prealpi, il Veneto e la zona di Ferrara e dell’Emilia.
Temporali locali si registreranno sempre giovedì sugli Appennini, interessando anche la Romagna e le Marche.

Meteo week end, arriva Caronte che infuoca il centro sud



Caronte ha intenzione di restare al centro sud per almeno dieci giorni. Tra le 12 e le 17 si avranno temperature record, con punte che possono toccare anche i 40 gradi. Al centro sud sembra proprio che l’anticiclone africano voglia continuare a soffiare aria calda dall’entroterra algerino e tunisino verso il Mediterraneo fino a circa la metà del mese di luglio. In Spagna già si sono toccati i 45 gradi. In Italia in molte località si arriverà a 40 gradi.
In particolare le località più calde sono Ferrara con 40 gradi, Bologna, Firenze e Pescara con 39 gradi, Roma con 38 e Napoli con 36.
A Milano ci saranno 33 gradi, ma verranno percepiti come se ce ne fossero 38, a causa dell’alto tasso di umidità. Domenica scatterà il bollino rosso per dieci città, tra le quali ci sono anche Roma e Bologna.
Infatti arriverà un’ondata di calore, che potrà avere degli effetti negativi sulla salute sia dei malati che delle persone sane. A rischio anche anziani e bambini.
Roberto Messina, presidente di Federanziani, ha spiegato a questo proposito: “Sappiamo oramai da tempo che in presenza di temperature elevate aumenta sensibilmente la mortalità degli anziani specialmente se affetti da particolari patologie o ricoverati presso strutture assistenziali. Ciò dovrebbe indurre le istituzioni preposte a mettere in campo tutte le possibili strategie di contrasto a un fenomeno che si ripete ogni anno, attivando in tutte le città i sistemi previsionali che possano segnalare più efficacemente le situazioni meteo a rischio, dotandosi di numeri verdi, organizzando delle task force di sostegno alla popolazione più fragile“.

Chi dà i nomi ai cicloni?


Vi siete mai chiesti chi dia i nomi ai fenomeni metereologici? Gli uragani, hanno tutti nomi di donne (tra i più terribili ricordiamo Katrina). E Caronte e Scipione? Certo non faranno tanti danni quanti ne ha fatti Katrina, ma anche a loro qualcuno deve aver dato questo nome. In realtà, questi non sono nominativi ufficiali proprio perché -a differenza degli USA, dove c’è una certa ufficialità nel battezzare uragani o tempeste– qui in Europa ognuno può inventarsi il nome che preferisce. Caronte e Scipione, dunque, sono nomi tutti italiani, dati addirittura dal sito Meteo.it che si è guadagnato il primato per essere stato il primo ad averli così soprannominati.
A livello internazionale in Europa l’unico ente accreditato per dare nomi ufficiali ai fenomeni è l’Università di Berlino, ma è lo stesso ente a permettere a ognuno di assegnare loro i nomi che più preferisce. Non pensiate che questo però non susciti clamore e dibattito tra i metereologi: proprio in Germania, infatti, gli stessi Caronte e Scipione si chiamano rispettivamente Stefan e Volker.
Ma esattamente, come andrebbero battezzati questi cambiamenti del tempo? In realtà la tradizione viene proprio da uragani e cicloni ed è partita dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti d’America all’inizio degli anni ’60, i quali hanno stabilito che chi prima li avvista ha il diritto di dare loro il nome che preferisce. Spesso, quella della fidanzata o della moglie, si dice per farle restare così nella storia ma la sensazione è nettamente diversa. Non a caso, infatti, la cosa non è stata gradita ai gruppi femministi. Dal 1998, infatti, è stata introdotta la regola di alternare nomi femminili con quelli maschili.
photo: grantuhard



Il meteo per il week end annuncia previsioni all’insegna del caldo afoso. Caronte infatti farà sentire la sua azione, dopo che Scipione ha fatto la sua parte. Gli anticicloni africani non vogliono proprio smettere di soffiare aria calda sul Mediterraneo e sul nostro Paese. Le temperature potranno raggiungere anche i 40 gradi. Non si tratta soltanto di dover sopportare i disagi legati alle temperature alte, ma si tratta anche di dover mettere a rischio la salvaguardia del pianeta. In questi periodi di caldo particolarmente intenso ci si ritrova infatti ad accendere i condizionatori in maniera spropositata.

A cura di Gianluca Rini
Tutto ciò comporta degli enormi sprechi di energia, che non fanno affatto bene all’ambiente. Bisogna infatti ricordare che la produzione di energia implica l’immissione nell’atmosfera di anidride carbonica.
Di conseguenza ad un dispendio energetico esagerato corrispondono anche alti livelli di inquinamento. Più aumenta il caldo, più ci ritroviamo a non pensare al risparmio energetico con conseguenze inevitabili in termini di inquinamento ambientale.
E intanto le previsioni ci dicono che dovremo fare i conti con il caldo ancora per parecchi giorni, almeno fino al 7 luglio, e poi ancora, dopo una breve pausa, almeno per altri dieci giorni, finché Caronte non si deciderà a mettere fine alla sua azione.
Il fine settimana quindi sarà particolarmente incandescente e tutto ciò comporta dei pericoli anche per quanto riguarda la tutela dei boschi. Con il caldo infatti aumentano le possibilità che si verifichino degli incendi, che mettono a repentaglio interi ecosistemi e interi habitat naturali.

Caronte non molla: domenica il giorno più caldo



A cura di Gianluca Rini
L’anticiclone Scipione ci ha prefigurato il caldo dell’estate 2012. Adesso, direttamente dall’Africa, arriva un altro anticiclone. Si tratta di Caronte, che già a partire da questo fine settimana comincerà a far sentire l’aria calda a tutte le quote. Le temperature sono destinate a salire nel fine settimana e si raggiungeranno anche i 40 gradi in tutta Italia. Domenica sarà il giorno più caldo in assoluto, si preannunciano temperature esagerate, che dovrebbero superare anche i record storici di caldo che risalgono all’estate 2003.
Un possibile cambiamento dovrebbe avvenire soltanto tra lunedì 2 e martedì 3 luglio, ma si tratta di un cambiamento che interesserà soltanto le Alpi, il Nord e la Sardegna, interessati da temporali e venti più freschi.
Si tratta soltanto di una tregua, perché i metereologi fanno sapere che l’anticiclone Caronte ci accompagnerà per tutta la settimana e probabilmente anche per altri dieci giorni.
Questa può essere considerata la seconda fiammata africana dell’estate. A Roma si prevede una temperatura che raggiungerà i 38,5 gradi centigradi, ma fra le 13 e le 16 di domenica si potrà arrivare anche al picco di 40,5 gradi centigradi.
Caronte dovrebbe spingersi fino a martedì 7 luglio, quando le temperature scenderanno poi a 33 gradi centigradi, anche se si tratterà di una pausa breve, visto che tutto il Mediterraneo sarà interessato dall’anticiclone per almeno altri dieci giorni.
Per combattere il caldo intenso, bisogna scegliere il consumo di frutta e verdura, che secondo la Coldiretti costituisce la miglior difesa contro l’afa, la sudorazione e il rischio di colpi di calore.

Caronte fa le prime vittime


Anche quest’anno, purtroppo, dobbiamo già iniziare a parlare della la lista dei danni creati dal caldo in Italia. Sperando di scongiurare l’emergenza ambientale avuta negli scorsi anni a causa degli incendi nei boschi, le vittime umane del caldo sono già due. Solo in un giorno, infatti, hanno perso la vita un anziano di Livorno di 71 anni e una signora di 70 anni di Perugia, deceduti proprio a causa di un colpo di calore. I due al momento della tragedia erano a Terrenia, lungo il litorale pisano. Non c’è stato niente da fare anche per Ida Correale, morta in piscina a soli 23 anni.
L’umidità, infatti, purtroppo rende la temperatura percepita decisamente superiore a quella che è la necessità di refrigerio si fa impellente. E il peggio sembra non essere affatto passato. Il picco di caldo intenso, infatti, sta proprio per arrivare, e interessare il Bel Paese proprio nei giorni tra domenica e lunedì. In questo caso il caldo record prenderà di mira soprattutto le regioni del Veneto, dell’Emilia Romagna (e così non si può non pensare ai poveri terremotati), dell’Umbria, del Lazio e della Toscana. Le temperatura sono previste fino a 40 gradi, mentre si spera che qualche respiro in più possano tirarlo le zone costiere grazie alla brezza marina. L’allarme è pronto a scattare nelle città di Milano e Roma, Ferrara e Bologna, ma anche Firenze, Perugia e l’Aquila, Benevento e Avellino, Matera e Foggia e Cosenza.
photo: Rosh PR

Caldo africano nel weekend: le regole da seguire contro l’afa di Caronte



Il caldo africano non intende darci nessuna tregua. Infatti per il prossimo fine settimana è previsto l’arrivo di un altro anticiclone africano, Caronte, che porterà ad un considerevole innalzamento delle temperature stagionali. Il risultato consisterà in un caldo afoso, dal quale dovremo cercare di difenderci. Proprio per questo il Ministero della Salute ha deciso di dare alcuni consigli appositi ed utili contro il caldo. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta, ricordandoci di seguire queste regole a vantaggio del nostro benessere.

A cura di Gianluca Rini
Il ministero della Salute raccomanda innanzi tutto di non uscire e di evitare di svolgere attività fisica, specialmente nelle ore più calde, cioè dalle 12 alle 17. Inoltre, se si sta in casa, bisognerebbe cercare di stare in un ambiente rinfrescato da un ventilatore o da un condizionatore.
Se proprio si deve uscire bisognerebbe ricorrere all’uso di un cappello per ripararsi la testa o, se ci si sposta usando l’automobile, bisognerebbe ricordarsi di utilizzare le tendine parasole.
Chi vuole andare in vacanza deve tenere presente che sono da preferire le zone di collina o quelle termali piuttosto che il mare o l’alta montagna. Un’altra regola che non bisognerebbe dimenticare è di bere molta acqua, almeno due litri al giorno, anche se non ne si avverte la necessità.
Attenzione ad assumere integratori salini senza consultare il medico. Chi soffre di pressione alta non deve interrompere i farmaci senza un controllo medico. Per quanto riguarda i pasti, bisogna preferire pasti leggeri, concentrandosi su frutta, verdura e pasta. Meglio indossare abiti chiari in cotone o lino e in caso di mal di testa bagnarsi soltanto con acqua fresca.

Arriva Caronte: weekend di fuoco


Caronte è ormai alle porte e, anche se ci sembra faccia ancora relativamente fresco, dobbiamo prepararci ad un’altra ondata di caldo. In fondo, questa è l’estate. L’abbiamo aspettata a lungo, lamentandoci delle temperature autunnali e agognando per un po’ di sole, e ora dobbiamo sopportare anche il caldo e l’umidità. Certo, ondate di calore record creano problemi ma soprattutto sono segnali di cambiamenti climatici che gli esperti tengono sempre in forte considerazione. Pronti dunque a 5 o 6 giorni di caldo intenso, ma definito anche “non eccezionale”.
Le temperature dovrebbero aggirarsi tra i 32 e 34 gradi in tutto il Paese, arrivando persino a 38 o 40 gradi durante sabato e domenica. Il problema, lo sappiamo bene, non è però il caldo. È l’afa che non dà respiro e quella, purtroppo, dovremmo proprio sopportarla. L’anticiclone africano, infatti, porta proprio un altissimo livello di umidità che ci farà percepire un calore anche maggiore di quello reale. Questo, però, potrebbe causare violenti temporali soprattutto al Nord -di cui c’è già stata prova qualche giorno fa, con potenti grandinate-, e il segnale lo danno anche le temperature delle acque superficiali, in aumento rispetto alla media anche di 3 o 4 gradi. Non deve stupire dunque se il clima sembra diventare sempre più quello di un continente sub tropicale e le estati sono più lunghe e durature, proprio come avevamo registrato nel 1994, nel 1997, nel 1998 e nel 2003, ma anche fenomeni atmosferici con precipitazioni violente. Speriamo solo che questo non pregiudichi l’attività agricola e la produzione di prodotti alimentari dal gusto made in Italy.
Caldo africano in Italia: dopo Scipione arriva Caronte
A cura di Gianluca Rini
Nel Nord Italia si era fatta strada la pioggia, soprattutto sulle Alpi lombarde e sul Trentino Alto Adige. Sulle pianure del Nord sono poi arrivati i temporali, mentre al Centrosud era rimasto il compito di fare i conti con Scipione, l’anticiclone subtropicale che, provenendo dall’Africa, portò il primo caldo dell’estate 2012. Da Roma in giù le temperature hanno continuato a rimanere le più alte d’Europa, mentre nelle regioni del Nord il termometro era sceso a 28 gradi.
In particolare nella Pianura lombarda si sono attese grandinate e trombe d’aria occasionali, che sono state determinate dai contrasti termici tra il caldo della Val Padana e le infiltrazioni più fresche che provengono dal Nord Atlantico e che tentano di valicare le Alpi.
Sciopione nel frattempo ha già lasciato l’Italia e ora ci prepariamo a fare i conti con Caronte, il secondo anticiclone subtropicale che porterà su tutta l’Italia una seconda ondata di caldo per otto giorni consecutivi, dal 29 giugno al 7 luglio.
Al Sud, sulla Sicilia e sulla Sardegna si raggiungeranno i 40 gradi, a Roma, a Firenze e a Bologna si arriverà ai 37 gradi. Quindi nel fine settimana si prevedono alcuni temporali e clima fresco al Nord, specialmente sulla Lombardia, sul Veneto, sul Trentino e sul Friuli, ma anche in Emilia Romagna e nel Piemonte.
Al Sud invece resiste il caldo. La prossima settimana invece fino a giovedì l’estate continua ma il clima sarà meno afoso e da giovedì in poi arriverà Caronte.
Il vademecum del Ministero ”Estate sicura”
A cura di Gianluca Rini
Il caldo africano in Italia è arrivato. In questi giorni stiamo facendo i conti con l’afa portata nel nostro Paese dall’anticiclone Scipione, proveniente dal deserto del Sahara. Per questo motivo, per affrontare al meglio l’emergenza caldo, il Ministero della Salute ha messo a punto un piano ben preciso, denominato “Estate sicura“. Si tratta di un’operazione molto interessante che prevede la diffusione di parecchie informazioni utili per affrontare l’emergenza calore in Italia.
Sul sito del Ministero infatti è stato pubblicato un vero e proprio vademecum con le regole da seguire per affrontare il caldo torrido di questi giorni e per vivere al meglio la quotidianità anche se con le alte temperature.
Proprio dalla giornata di oggi, 20 giugno, è disponibile un nuovo numero verde speciale, attivato dal Ministero della Salute. Si tratta del 1500, un numero telefonico completamente gratuito dedicato a tutti coloro che vogliono saperne di più su come affrontare l’emergenza afa in Italia.
Sempre sul sito del Ministero possiamo rintracciare una pagina dedicata in particolare al caldo, con domande e risposte frequenti su tutto ciò che dobbiamo sapere sull’argomento. E troviamo anche una sezione dedicata ai bollettini meteo, per sapere come evolverà la situazione nelle ore successive.
Il Ministero consiglia di affrontare il caldo con azioni semplici, come quella di bere almeno due litri di acqua ogni giorno, o come quella relativa al consumo di tanta frutta e verdura, che aiutano il nostro benessere generale. E naturalmente il consiglio è quello di restare a casa almeno nelle ore più calde della giornata.
Il secondo maggio più caldo della storia
Forse non sarete d’accordo, ma gli studiosi ci dicono questo maggio è stato il secondo maggio più caldo della storia, anche proprio per il caldo africano dell’Italia. Molti di voi forse non hanno avuto questa percezione visti i frequenti temporali, ma i metereologi americani non hanno dubbi al riguardo. Più caldo di questo maggio 2012 c’è stato solo il maggio 2010, quando la temperatura media globale del pianeta Terra è stata pari a 15,46 gradi centigradi, al di sopra di 0,66 gradi centigradi rispetto alla media del ventesimo secolo. Quest’anno la media è stata superiore addirittura di 1,21 gradi centigradi.
Non sono situazioni da sottovalutare, visti i problemi in termini di cambiamenti climatici ed ecosistemi a rischio. A questo, infatti, va sommato il fatto che il mese di maggio 2012 è stato il trentaseiesimo mese di maggio in cui, consecutivamente dal 1976, si continua progressivamente a superare la media. È stata dunque anche quest’anno la primavera più calda della storia da quando è possibile misurare la temperatura, con un generico +1,38 gradi centigradi superiori ai livelli standard. Sono pochissime le zone che hanno sconfessato questa teoria, stando sotto la media mensile, e si tratta dell’Australia, della Bolivia, dell’Alaska e della costa tra Canada e Stati Uniti d’America che si affaccia sull’oceano Pacifico. Gli estremi di caldo invece si sono raggiunti (ognuno rispetto alle proprie medie) in Groenladia, Russia centrale, Algeria, Siberia e la parte più centro-orientale degli USA. Gli esperti però ci mettono in guardia sui rischi di questi repentini mutamenti climatici, che potrebbero portare a inondazioni ma anche a fenomeni di siccità durante la seconda metà dell’anno.
Meteo, caldo africano in arrivo sull’Italia: è l’anticiclone Scipione
Arriva in Italia il caldo africano. Trascorreremo dieci giorni in preda alle alte temperature, le quali raggiungeranno anche 35 – 40 gradi, soprattutto al Sud e al Centro. L’estate sembra così arrivare in anticipo ed è tutto determinato dall’anticiclone Scipione che arriva direttamente dal Sahara. Scipione dal deserto più famoso del mondo si sta spostando verso il Mediterraneo. L’anticiclone determinerà delle condizioni meteo particolari, un caldo afoso fino al fine settimana del 23 e del 24 giugno.
Al Sud, in Sicilia e in Sardegna saranno le punte più elevate, mentre al Nord le temperature potranno raggiungere al massimo i 35 gradi. Ecco perché il mese di giugno si presenta con temperature di 3 o 4 gradi sopra la media.
Antonio Sanò, esperto meteo, ha dichiarato, a proposito del caldo africano: “Tutto merito di Scipione, un potente anticiclone africano che si sta mettendo in marcia dal Sahara verso il Mediterraneo. Il sole estivo accompagnerà per tutto il weekend non solo l’Italia, ma anche gran parte dell’Europa“.
I 38 gradi saranno raggiunti soprattutto nelle zone lontane dal mare. Lungo le coste il clima invece sarà più mite, grazie al soffio delle brezze. Per quanto riguarda le previsioni, spiega Sanò: “Insomma, ci sono anche tutti gli ingredienti affinchè questa ondata perduri per tutto il mese al centrosud, mentre al nord qualche temporale giungerà solo dopo il 25 giugno”.
Il weekend sarà all’insegna del clima estivo. Qualche temporale isolato ci sarà soltanto sulle Alpi occidentali e in Val D’Aosta. Questa ondata di caldo potrebbe benissimo rientrare fra quelle normali che di consueto ci accompagnano in questo periodo dell’anno, ma non dobbiamo dimenticare comunque che si registrano delle temperature sopra la media anche a causa del mancato rispetto che l’uomo mostra nei confronti dell’ambiente.
Tutto ciò non fa altro che tradursi in mutamenti climatici i quali si rivelano pericolosi per l’intero ecosistema e per gli equilibri che stanno alla base di esso. Dovremmo imparare a prestare attenzione sempre e comunque alla salvaguardia ambientale, per evitare che i mutamenti climatici mettano a rischio il nostro pianeta.
Le ondate di caldo intenso, come tutti i fenomeni meteo violenti, altro non sono che la spia di un “malessere” dell’ambiente, che è danneggiato dai nostri comportamenti poco ecocompatibili.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Ecoo dal 2010 al 2019, occupandosi di alimentazione sana, riciclo creativo ed ecologia.

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