Il caldo non incide solo sul salute fisica, facendoci sentire fiacchi e affaticati. Infatti, le temperature roventi hanno un peso rilevante anche sull’umore, influenzando il nostro comportamento: stress e aggressività possono prendere il sopravvento.
L’estate è nel suo pieno e il caldo è entrato a gamba tesa nelle nostre vite. Questa è la stagione del cuore di tantissimi, tra le vacanze, le giornate passate al mare e le uscite con gli amici, ma i suoi tanti momenti magici vengono minami dalle temperature roventi.
L’afa in questo 2023 si fa sentire come non mai: rispetto alle altre estati questa è più rovente e non sarà l’unica. Secondo le proiezioni nei prossimi 5 anni, la bella stagione sarà caldissima: responsabile di tutto questo è anche la comparsa di El Nino, un fenomeno meteorologico che porta al riscaldamento dell’acqua del Pacifico.
Questo caldo ci spossa fisicamente, portandoci a fare fatica nelle nostre normali attività. Ci si sente insofferenti e fiacchi e gli effetti si sentono non solo sul corpo, ma anche sulla mente. Scopriamo di più sulla connessione tra psiche e alte temperature.
Il caldo incide sul comportamento: il motivo
Sudorazione, stress, senso di stanchezza perenne, giramenti di testa, affanno e debolezza generale sono solo alcune delle conseguenze dettate dalle temperature roventi. Tutto questo non può che incidere sul nostro umore.
Caldo e comportamento avrebbero un nesso molto importante. Secondo alcuni studi, immergerci in climi roventi non farebbe che aumentare i nostri livelli di stress. In generale siamo portati a essere più irascibili e molto meno tolleranti nei confronti del prossimo.
In particolare secondo alcuni studi, le temperature roventi ci stimolerebbero l’aggressività. Questo è dettato dal fatto che il nostro organismo non è proprio programmato per sopportare oltre 35 gradi, portandoci così a essere intolleranti quando il termometro sale a picco. Ogni cosa ci fa saltare il tappo e siamo meno propensi ad ascoltare gli altri e a tollerarli.
Caldo e comportamento: tra stress e mancanza di concentrazione
Se pensiamo che in questi giorni il termometro è salito a 40 gradi in alcune zone d’Italia, non dobbiamo stupirci del fatto che ci sentiamo molto più nervosi rispetto al solito.
Oltre al nervosismo, c’è un’altra ripercussione molto pesante dettata dal caldo: stiamo parlando del calo di produttività che si prova in questo momento dell’anno. In estate è del tutto normale sentirci molto più distratti e fare fatica a rimanere concentrati come al solito.
Visto tutto questo, come non mai in queste settimane è importante ascoltare il nostro corpo, imparando ad captare i suoi segnali: il riposo è fondamentale non solo per tutelare il nostro corpo, ma anche la nostra mente.