Il caldo torrido che stiamo vivendo in queste settimane sta mettendo a dura prova il nostro organismo, ma quale tipo di caldo riusciamo a sopportare meglio: quello secco o quello umido?
L’Italia sta affrontando l’ennesima estate di caldo torrido, con temperature massime che superano i 40 gradi. Quando le temperature restano estremamente elevate per un periodo di tempo alquanto costante parliamo proprio di ondata di calore, con un aumento delle temperature massime e minime nettamente superiore alla media stagionale.
L’onda di calore che si è abbattuta su tutta la penisola sta mettendo a dura prova, non solo agricoltura e risorse idriche, ma anche la nostra salute. Temperature così alte possono provocare grande stress al corpo, sia per l’essere umano che per gli animali, causando ad esempio colpi di calore e forte disidratazione. Il problema del caldo, secondo molti non è di per se la temperatura alta ma l’umidità presente nell’aria. Questo concetto è alla base della differenza tra caldo umico e caldo secco, influenzando il modo in cui il nostro corpo tollera entrambi.
L’estate italiana è influenzata sicuramente dagli alti tassi di umidità che si registrano sia in estate che in inverno. Se d’inverno il problema dell’umidità è legato principalmente a problemi pratici come la comparsa di muffa o gestione dell’asciugatura degli abiti, d’estate il discorso cambia. D’estate, quando si registra un umidità particolarmente alta, diventa difficile anche solo uscire di casa. Il nostro organismo infatti è dotato di un sistema di raffreddamento corporeo che attraverso la sudorazione ci permette di mantenere una temperatura corporea idonea a sopportare il caldo.
Quando ci troviamo in un territorio caratterizzato da un clima secco, dove l’umidità è pressoché assente, il sudore presente sulla pelle evapora permettendo al nostro corpo di abbassare la temperatura. Se invece il clima è influenzato da alti tassi di umidità parleremo di clima umido. In questo caso, la sudorazione non è efficace nel raffreddare il corpo poiché il sudore non riesce ad evaporare. Proprio a causa di questo meccanismo il nostro corpo si surriscalderà con conseguente aumento o calo della pressione, problemi digestivi, emicrania e molto altro.
Il concetto di umidità è la chiave, quindi, per capire quale tipo di caldo sopporta meglio il nostro corpo. Se la sudorazione è efficace con un tipo di caldo secco, con un caldo umido come quello che stiamo vivendo nelle ultime settimane, la sudorazione non riesce più a raffreddare il nostro corpo. L’essere umano, riesce a far funzionare al meglio l’organismo in una condizione di caldo secco, proprio grazie all‘evaporazione del sudore possibile solo in assenza di umidità.
Il caldo umido, a causa dell’alto tasso di umidità, rende la sudorazione inefficace e per questo difficile da sopportare. Il caldo secco resta comunque pericoloso per l’uomo, in quanto l’aria è sì priva di umidità ma più calda. Il clima secco è tipico delle zone desertiche, dove il cielo limpido e privo di nuvole tende a surriscaldare l’aria proprio a causa dell’assenza di umidità. Al contrario, ad esempio, i paesaggi di montagna che seppur tendenzialmente a clima secco, conservano qualche grado di umidità, che rende le temperature alte più facili da sopportare.
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