Il camaleonte è un animale affascinante che riporta tutto il suo esotismo nella capacità di cambiare colore per mimetizzarsi.
A quanti di noi piacerebbe almeno una volta essere invisibili? La natura, almeno a quanto ne sappiamo, non ha creato il mantello dell’invisibilità, ma per alcune specie animali e vegetali la capacità di mimetizzarsi con l’ambiente circostante, così da diventare non invisibili, ma introvabili. Ed anche se non è l’unico, l’esemplare rappresentativo di questa capacità è il camaleonte. Da esso deriva anche il termine camaleontico. Che si applica alle persone in grado non di cambiare colore, ma di mutare atteggiamento, abbigliamento e modo di fare in base alle circostanze in cui si trovano. Ed in conseguenza alle quali diventano irriconoscibili. Il paradosso in questo è rappresentato dal protagonista Woody Allen nel suoi film “Zelig”.
Il camaleonte dunque vive il beneficio di un immaginario collettivo nell’essere umano che lo associa a facoltà quasi magiche. Per cui, pur essendo un animale esotico, viene commercializzato in tutto il mondo. Purtroppo, nonostante il commercio sia regolamentato, è presente ampiamente, ma solo per alcune specie di camaleonte.
Camaleonte, caratteristiche e peculiarità
Non solo la sua straordinaria capacità di cambiare colore rende il camaleonte un animale davvero unico. Altra caratteristica che lo rende speciale è una particolare lingua a molla. Il cui utilizzo si può osservare. Il camaleonte, avvistata la preda, riesce a rimanere nella completa immobilità fino a che non estrae in un tempo brevissimo la lingua e la ritrae portando con sé l’insetto catturato, di cui poi ne fa alimento.
Anche gli occhi sporgenti sono tipici di questa razza. Essi rappresentano un caso quasi unico nella natura. I due occhi possono ruotare 360 gradi, indipendentemente l’uno dall’altro, alla ricerca della loro preda. Quando la vedono, focalizzano entrambi gli occhi su di essa, coperti quasi interamente dalle palpebre.
A cosa serve il cambio di colore
Il termine etimologico camaleonte proviene dal greco, e non si riferisce alla caratteristica che lo rende più famoso, ovvero l’istrionico cambiamento di colore. Ma alla sua forma, che lo fa somigliare ad un piccolo leone. Difatti camaleonte vuol dire letteralmente “leone nano“.
A differenza di ciò che la maggior parte delle persone credono, la capacità del camaleonte di cambiare colore non serve solo a mimetizzarsi, ma lo scopo primario è la comunicazione. Ad esempio è una strategia che usano le femmine quando sono pronte all’accoppiamento, o in generale per comunicare aggressività, difesa e quanto altro. Questo splendido animale esotico, presente in Africa, Asia e Sud America, purtroppo è adottato anche come animale domestico. Per quanto ci si sforzi, non si riuscirà mai nell’ambito domestico a creare un habitat adatto.