Secondo alcuni scienziati la crisi climatica non esisterebbe e non ci sarebbe correlazione tra inquinamento e clima: scopriamo il loro punto di vista e le ragioni scientifiche
Tutto il mondo o quasi si sta confrontando con quella che viene definita l’emergenza climatica in atto sul Pianeta. Il climate change è sotto la lente di ingrandimento di scienziati ed esperti che provano a capirne i meccanismi e l’origine. Per molti esiste una correlazione negativa tra le attività antropiche che producono inquinamento sulla Terra e i cambiamenti climatici che si stanno verificando negli ultimi anni. Il riscaldamento globale è la diretta conseguenza delle emissioni incontrollate di CO2 nell’atmosfera e sta causando l’aumento della temperatura media globale con effetti sugli ecosistemi, sul progressivo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello dei mari.
La comunità scientifica però è composta anche da una parte che non concorda con le conclusioni e le affermazioni a cui si è giunti. Molte le perplessità e i dubbi sollevati a supporto della teoria che va in netta contrapposizione con quella che identifica nell’emergenza climatica la più potente minaccia per il nostro Pianeta. Ma la loro obiezione non è tanto riferita ai mutamenti del clima, che ci sono e sono sotto gli occhi di tutti, quanto alla possibile relazione con l’inquinamento e le attività umane che lo generano.
Il manifesto contro
Si intitola “There is no climate emergency”, il manifesto firmato da circa 1500 scienziati di tutto il mondo scientifico che obbiettano sull’emergenza climatica e sulle sue cause. Secondo la teoria avanzata dagli esperti in questione la crisi climatica non esiste e soprattutto non vi sono prove scientifiche della presunta correlazione con l’aumento delle emissioni di CO2. L’accusa è quella di pensare troppo alla politica e poco alla scienza. Si perché ad essere contestati sono proprio i modelli climatici predisposti che non avrebbero valenza e supporto scientifico.
Tali modelli non riescono infatti a simulare le condizioni climatiche del passato per poterle raffrontare con quelle attuali. Non è plausibile quindi affermare che dalla rivoluzione industriale in poi si sia concretizzata una evidente alterazione climatica dovuta al progressivo inquinamento atmosferico. Non sono mai state presentate delle proiezioni predittive perchè non siamo in grado di analizzare i fenomeni del passato. Al contrario i dati emersi dagli studi indicano una situazione tutt’altro che emergenziale, ma addirittura un ottimo aumento della massa vegetale calcolato in un più 30% negli ultimi vent’anni.
Nessun effetto sul clima
In sostanza la contaminazione e l’alterazione di acqua, suolo e aria, derivanti dall‘inquinamento, è negativa ed ha effetti nocivi sulla salute dell’uomo e degli esseri viventi, ma non sul clima. Questo il punto focale della discussione in atto nel mondo scientifico che si divide proprio sulla connessione tra le emissioni di gas serra e gli stravolgimenti atmosferici. Per alcuni un equivoco per altri una certezza. Il clima dipende da altri fattori planetari e astrofisici, così come dal Sole. Il numero di scienziati che aderiscono a questa tesi sta aumentando e sostiene sempre più fermamente, che i cambiamenti climatici sono sempre esistiti e sono fenomeni naturali che fanno parte dei cicli climatici storici.