Cambiamento climatico, il parere del climatologo Luca Mercalli: “Non è troppo tardi”

Il climatologo Luca Mercalli, nel corso di un’intervista, ha parlato del cambiamento climatico commentando il rapporto IPCC.

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Ghiacciai (Foto da Canva) – Ecoo.it

Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione del lancio del rapporto IPCC sul cambiamento climatico ha sostenuto che l’umanità è in bilico su un sottile strato di ghiaccio, che si sta sciogliendo velocemente. Questo il suo ultimo messaggio.

Un documento che parla di una situazione grave e in costante cambiamento in negativo. Incendi, siccità estreme, carestie, alluvioni sono provocate dall’aumento delle emissioni di gas serra. Gli studiosi dicono che alcuni paesi: 195 possono invertire la rotta.

Ma se si vuole intervenire bisogna farlo subito, perché dopo sarà troppo tardi significherebbe conseguenze peggiori per la specie umana. Bisogna smettere di usare combustili fossili e avviare politiche di adattamento soprattutto in quelle aree che sono più a rischio e cercare di ridurre del 50% le emissioni do gas climalteranti entro il 2030, con l’obiettivo di mantenere il target di Parigi di +1,5 gradi. La missione non è impossibile a patto che la lotta al cambiamento climatico diventi una prerogativa per tutti. Queste le parole di Luca Mercalli climatologo ai microfoni di Fanpage.it

Rapporto IPCC

Il rapporto IPCC (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) rappresenta un documento di fondamentale importanza, spiega Mercalli, perché destinato alla classe dirigente mondiale e concepito come una sintesi di cinque rapporti pubblicati negli ultimi cinque anni dagli scienziati del Gruppo. Migliaia di pagine, dunque,  riassunte in sole 36 nella speranza che si capisca a cosa stiamo andando incontro.

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Luca Mercalli (Facebook – Luca Mercalli) – Ecoo.it

L’IPCC certifica che il riscaldamento globale sia colpa dell’uomo e che stiamo cambiando il clima per i prossimi anni. Vengono ricordati gli eventi che possono verificarsi a causa dell’innalzamento delle temperature. Quindi o si tagliano le emissioni drasticamente entro i prossimi otto anni per arrivare a zero emissioni entro il 2040 o si uscirà dal limite prima degli 1,5 poi dei 2 gradi, considerando quello di sicurezza per non avere un clima molto ostile in un futuro molto vicino.

Il climatologo poi si sofferma sul pensiero del segretario generale dell’Onu Guterres, il quale ritiene che i leader dei paesi sviluppati devono impegnarsi a raggiungere le emissioni zero entro il 2040. In tal senso, Mercalli afferma, utilizzando una metafora, che ci si trova a due universi paralleli: da una parte c’è chi effettua una diagnosi al pianeta e dice che le sue condizioni sono molto gravi, dall’altra c’è chi se ne frega persino di essere malato o si aspetta che ci sarà dopo qualcuno che inventi la medicina.

Il cambiamento climatico priorità di tutti i cittadini

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Siccità (Foto da Canva) – Ecoo.it

Questo dice che le emissioni di gas climalteranti sono continuate a salire nonostante gli allarmi degli studiosi. La discesa si è segnata nel 2020 primo anno di pandemia, ma nel 2021 2022 sono risalite. La guerra sta peggiorando la questione. Aerei, navi, missili, carri armati sono energia, ma di quella buttata. Dovremmo sostituire la produzione di armi e proiettili con quella di pannelli solari.

Quello che sta accadendo non è un tema all’ordine del giorno dei cittadini non è un problema che merita bassa priorità, ma è il principale allarme per il genere umano.

Il rapporto IPCC sostiene che a breve il mondo entrerà in uno scenario climatico mai visto. Entro il 2030 dobbiamo dimezzare le emissioni mondiali. Uno sforzo che devono fare tutti i paesi del mondo, dobbiamo subito cominciare la lotta al cambiamento climatico, ha concluso così il climatologo Mercalli, il quale ritiene che non è ancora troppo tardi, ma bisogna agire subito per salvare il Pianeta.

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