Il cambiamento climatico è reale e gli esperti del settore meteorologico non fanno che ribadirlo, stavolta anche con una lettera aperta indirizzata ai giornalisti.
L’Italia e il mondo stanno affrontando situazioni di emergenza climatica mai viste prima. Nel nostro Paese si affrontano da una parte trombe d’aria, violente grandinate e nubifragi, dall’altra siccità estrema, incendi dilaganti ed enormi disagi legati alle alte temperature e alle ondate di calore. Il clima, ormai, è cambiato, assumendo i tratti tipici di quello delle zone tropicali.
La causa di tutto ciò è il cambiamento climatico, a sua volta provocato da una serie di fattori tra cui spicca maggiormente il surriscaldamento globale. Ma il surriscaldamento globale da cosa (o da chi) è provocato? L’innalzamento della temperatura mondiale è frutto principalmente dell’effetto serra provocato dall’immissione nell’atmosfera di gas provenienti dal ricorso ai combustibili fossili.
Nel corso dei 2 secoli trascorsi dall’avvio dell’industrializzazione di massa la temperatura mondiale è aumentata pericolosamente, provocando ad esempio lo scioglimento dei ghiacci nelle zone polari e un conseguente innalzamento del livello dei mari. E le prospettive per il prossimo futuro non sono di certo rosee! Per questa ragione gli esperti del settore meteorologico non fanno che ribadire la necessità di informare sul cambiamento climatico, rendendo edotte le persone sia sulle cause che sulle conseguenze di quest’ultimo, nonché sulle soluzioni da attuare per cercare di contenere l’emergenza.
In una lettera aperta firmata da ben 100 scienziati e indirizzata ai media, personalità quali il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, Antonello Pasini, Nicola Armaroli, Stefano Caserini, Enrico Giovannini, Luca Mercalli o Telmo Pievani hanno chiesto ai giornalisti di parlare del cambiamento climatico in termini più espliciti. Non basta parlare di maltempo, sostengono gli scienziati, bisogna dire le cose come stanno, non solo perché “omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza“, ma anche perché è proprio questo il “momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore“.
Conoscere le cause di un problema aiuta tutti a risolverlo: sapere che la causa del cambiamento climatico è l’uso dei combustibili fossili, ad esempio, significa comprendere appieno la necessità di una transizione verso le fonti di energia rinnovabili. La prima cosa da fare è “la rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili“.
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