Chi l’ha detto che il cambiamento climatico cagioni danni solo alle persone? Le piante infatti non godranno di ottima salute a causa della proliferazione delle malattie.
Le piante forniscono il 98% dell’ossigeno che respiriamo e l’80% del cibo che mangiamo, ecco perché occorre preservarl al di là di ogni finalità egoistica dell’uomo. Dobbiamo imparare a volergli bene evitando così di darle per scontato. Che sia un monito per impegnarci a mantenerle sane, ma come?
Il direttore generale della Fao, QuU Dongyu, ha chiesto degli investimenti concreti atti a sostenere la sicurezza alimentare e trasformare il modo di produrre nonché di costruire il cibo. Ma non solo; “Dobbiamo continuare a innalzare l’importanza globale della salute delle piante per trasformare i sistemi agroalimentari, al fine di renderli più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili”.
Per assicurare che le piante continuino a starci accanto nella vita di tutti i giorni, è necessario comprendere e far capire a chiunque la serietà e la complessità della situazione. Capire come il cambiamento climatico vada a nuocere la salute delle malattie è un primo passo importante che potrà portarci lontano.
I parassiti e le malattie delle piante non conoscono confini anzi, una massiccia diffusione che possono portare rischi veramente elevati. Ecco perché la Fao sottolinea il punto: “Questa diffusione è aggravata dal cambiamento climatico, che crea condizioni favorevoli alla presenza di questi organismi nocivi e alla sopravvivenza di alcune fitopatie in nuove regioni…”
Ad esempio – dicono gli esperti – che il riscaldamento globale ha favorito non solo la moltiplicazione di parassiti ma anche la loro distribuzione; particolare preoccupazione desta ad esempio il punteruolo rosso della palma, il verme dell’esercito, la mosca della frutta, la locusta del deserto e lo smeraldo boreale, solo per citarne alcuni.
E’ palese come il loro aumento in maniera esponenziale e la loro distribuzione, comporti una pesante minaccia per l’ambiente, poiché questi, in particolare gli organismi invasivi possono andare a compromettere e minacciare la biodiversità. Sul punto anche l’ONU è intervenuta chiaramente chiedendo aiuto ai governi nazionali: sono loro che devono rendere prioritaria la salute delle piante e la sua gestione sostenibile. Oltre chiaramente ad interventi mirati per prevenire e gestire le infestazioni di natura parassitaria e le fitopatie.
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